venerdì 2 settembre 2011

Fesso sì, ma fino ad un certo punto



Tornavo ieri da Montpellier in TGV (3h30 per circa 900 km alla faccia degli anti-TAV). Il treno iniziava proprio alla stazione di Montpellier, quindi, come sempre, vienne annunciato 20 minuti prima della partenza. Vado allora al mio vagone (quello in testa) con zainetto e valigiotto (uno per viaggi brevi, tipo quello dei piloti di aeroplano) che poso nello scomparto bagagli (quello appena prima della porta dello scompartimento) perché il mio posto era proprio due file dopo e in quei treni non c'è posto sopra neanche per bagagli piccoli.
Arriva qualche altro viaggiatore, e mi interrompo quindi nel periodico voltarmi per controllare la valigia. Beh mi giro finito questo passaggio e ... non la vedo più!!!
Vado ed effettivamente non c'era. Panico (ma limitato, il computer era nello zaino che avevo con me, fesso sì, come dicevo, ma fino ad un certo punto). Cerco intorno (fosse mai che qualcuno l'ha spostato per mettere la sua valigia) ma nulla, vado verso il centro del treno cercando e chiedendo ("sì, ho visto un tipo luche", ovvero sospetto, mi dice un viaggiatore) ma nulla. Vado dal capotreno e chiamano la polizia che gira per i vagoni e previene anche gli altri viaggiatori.
Valigia persa! E bottino praticamente inutile per un ladro, ma fondamentale per me! Un quaderno con degli appunti di seminari e delle equazioni per correggere le entalpie di idratazione (cose che non credo abbiano molto mercato tra i ricettatori), qualche maglietta sporca, e la bellissima felpa della University of Minnesota.
Mestamente, pensando che se avessi messo il computer lì sarei stato "fottuto" (per usare un francesismo), ma che forse non l'avrei lasciato un secondo prima di partire (non so, comunque è quello che farò le prossime volte), che per fortuna le chiavi di casa le avevo prese, che le equazioni forse le avevo anche su dei fogliacci a casa che quelle belle magliette dei posti dover ero stato non le potrò più riavere (c'era anche quella della European Summerschool of Quantum Chemistry, 2001), ma che sono solo oggetti, vabbé ...
Stavo facendo appunto mente locale delle cose che avevo, quando verso la stazione di Nimes chiamano il passeggero cui avevano rubato la valigia (cioè io) nel vagone centrale del capotreno e ... una signora aveva trovato la mia valigia aperta nel bagno!! Vado e ... c'era tutto!!!!
E si, cercavano un computer, ed infatti poco dopo arriva un altro ragazzo che aveva anche lui perso la valigia ma non era la sua ... lui il computer ce l'aveva messo ...
Come dire, un viaggio movimentato ....

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