venerdì 23 settembre 2011
Il neutrino della speranza
In questi momenti il "neutrino più veloce della luce" sta facendo entrare in fibrillazione soprattutto i giornalisti, e forse anche un po' tutti perché quando la crisi economica/finanziaria/produttiva sembra distruggere ogni speranza, è bello pensare che possa arrivare la fisica, qualcosa di più solido insomma, a darci nuovi spunti per il futuro. Quasi misticamente perché come una particella misteriosa ai più possa, viaggiando qualche km/s più veloce della luce, cambiare il mondo non è ovviamente chiaro, ma mette e promette slancio, fiducia verso un futuro diverso.
E lodevole è anche l'iniziativa dell'American Institute of Physics di mettere in libero accesso gli articoli che riguardano questi esperimenti. Certo sono duri da leggere per chi non sia un fisico delle alte energie (e quindi un po' inutili per i giornalisti, ma tant'è non si può banalizzare sempre tutto, è giusto anche richiedere un certo sforzo, anche per stimolare), ma è bello vedere come in certi momenti la scienza sia capace di uscire dalle logiche del mercato e rendersi disponibile gratuitamente per tutti.
Segnalo giusto due articoli, uno di più di dieci anni fa che descrive il principio dell'esperimento OPERA, un altro di tre anni fa sui primi risultati (tra i due sono passati ben otto anni, alla faccia dei risultati immediati).
Buona lettura.
p.s. segnalo che l'articolo sulle misure di Opera è stato messo su arXiv (ovvero a disposizione della comunità per discuterlo, non facendo i sensazionalisti ma gli scienziati, chapeau al gruppo) e lo si può trovare qui. Per una spiegazione molto ben fatta consiglio poi questo post.
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