domenica 27 febbraio 2011

Sempre di complotti

Qualche giorno fa pensavo a quanto siano amati i complotti, a quanto molti preferiscano pensare a strani piani che al dominio del fato.
L'altra faccia della medaglia è ben detta da K.Popper (Conjectures and refutations, 1969):

La teoria sociale della cospirazione ... è una conseguenza del venir meno del riferimento a Dio, e della conseguente domanda: "Chi c'è al suo posto?"


Nessuno è al posto di nessuno, horror vacui.

Pendoli

Da un pendolo all'altro, e tutto nel fine settimana.
More about Il pendolo di Foucault

venerdì 25 febbraio 2011

Una cosa carina

Bhe, oggi abbiamo trovato una cosa carina da fare che ha bisogno di una cosa divertente da fare! Per questo riprendo il mio vecchio codice che faceva surface hopping, tra l'altro. Per essere precisi alcune subroutine che stanno lì.

Poi ci metto un velocity verlet, un potenziale modello, un classical wave-packet e ci faccio calcolare on-the-fly delle funzioni di correlazione curiose ! E non è che posso sempre stare a scrivere progetti e articoli !! :)

giovedì 24 febbraio 2011

Reprobatio Certa: Limerick I

Reprobatio Certa: Limerick I: "Editor's note: Rejecting a limerick. There was a submission from Keith, That was awesome beyond all belief, But policies can't be neglected..."

JUR & blog!

Il già mitico "Journal of Universal Rejection" ha anche un bellissimo blog.

"You may claim to have submitted to the most prestigious journal (judged by acceptance rate)
", grandiosi.

Per la serie domino

Una lettura ottimistica di quello che sta avvenendo nei paesi arabi la potete trovare qui.
Anche se dubito che "l'animosità" che non c'è stata per Mubarak o Ben Alì potrà ugualmente non esserci per Gheddafi ...

mercoledì 23 febbraio 2011

Domino o complotto ?




Tunisia, Egitto, due regimi che duravano da decenni caduti in poche settimane. E ora la Libia, mentre ancora in Bahrein e Yemen gli scontri stanno sulla soglia del punto di non ritorno, in attesa forse dell'Algeria e perché no anche di Marocco e Giordania.

Effetto domino di una prima rivolta, quella tunisina, che ha avuto successo.
Eppure la dietrologia, il complottismo sembrano diffondersi sempre di più. Mi accorgo con stupore che sono in tanti a dire "ma è strano, in pochi giorni" alludendo, chi più chi meno velatamente, a "forze esterne". Alcuni citano "Soros e banchieri americani", altri dicono che la prossima sarà la Grecia, anzi che in Grecia la rivolta sta già scoppiando. La Grecia che dicono essere governata da "Strauss-Kahn" (e non si capisce il nesso).
Americani, banchieri, o "islamisti" (come dicono pubblicamente non pochi governi), tutti legati da una fobia del complotto, dall'ineluttabilità di un "piano" dietro a eventi che così repentinamente cambiano il panorama politico di una intera regione. "Come nel 1989" dice qualcuno, ma non facendo un'analogia con dei regimi arrivati al capolinea e caduti dopo un primo scossone (come in un domino appunto), ma citandoli come esempio (!?) della riuscita di un "complotto" (leggo: troppo vivo è ancora il ricordo dell’89 e tante sono le somiglianze, soprattutto la velocità dei fatti, oggi ancora più accentuata dalla rete. e soprattutto è vivo il ricordo di come sono finite la russia e gli altri, e le forze oscure che alla lunga la caduta del muro ha scatenato.)

Le "forze oscure", i "piani", i "complotti" piacciono sempre di più del "caso" che sta dietro gli effetti domino, ovvero il caso del primo colpo riuscito. Perché si preferisce sempre credere all'esistenza di un'intelligenza che sta dietro gli eventi, mentre la causalità genera angoscia, paura, imprevedibilità. Per cui fa meno paura un dio, anche maligno, del fato.

Fin qui si rientra nella "normale" psicologia umana (anche un po' a buon mercato). La cosa più inquietante è che quando si diffonde troppo l'idea di un "complotto" poi qualcuno ci marcia e sfrutta la credenza che il complotto possa esserci.
E questo ricorda molto quando alla fine dell'ottocento circolava nelle società europee l'idea di un complotto "giudaico-massonico".

E non finì tanto bene.

lunedì 21 febbraio 2011

Due duetti

Fare una versione con l'ospite dei brani a San Remo non è stata male.
Questi i due che, secondo me, hanno maggiormente arricchito la canzone:




domenica 20 febbraio 2011

Pagelle!!

Ho giocato a fare il "critico musicale" per iMille sulle 10 canzoni finaliste del festival di sanremo.
Un gioco che potete leggere qui.

Parafrasando

Ascoltate il 90% delle canzoni in inglese senza capire un cazzo, ne potete ascoltare una in dialetto laghée con lo stesso effetto. Tra l'altro bisogna prima capire che sia il dialetto laghée ... pare sia un dialetto del comasco.

E Vecchioni fu

Risultati finali:

48% Vecchioni

40% Moda

12% Albano

la prova tangibile che con il terzo polo in lizza la sinistra vince.

sabato 19 febbraio 2011

Non ci preoccupiamo, è Trigoria

Un assembramento di 200 persone, lancio di fumogeni e di alcune bombe carta, tre camionette della polizia intervengono e un agente rimane ferito.
Se tutto questo avvenisse per contestare un amministratore incapace, truffaldino, o un padrone che licenzia o semplicemente per gridare la propria rabbia giovanile, sarebbe stigmatizzato come "violenza politica" da tutto l'arco costituzionale.

Invece è la norma di una contestazione per una squadra di calcio che ha perso tre partite di fila. Si sa che per motivi così importanti che ci si scazzotti un po' è normale, e poi si viene anche ricevuti dalla società.

venerdì 18 febbraio 2011

Le parole sono importanti

"Il mio rapporto con Berlusconi è meraviglioso, inossidabile,
denso, felice".

Se queste cose le dice un deputato, chissà altre che dicono ...

giovedì 17 febbraio 2011

Amazon!

C'è da poco Amazon.it che consente di comprare libri in italiano (anche di autori stranieri) anche in Francia, e così ne ho appena comprati altri tre!
Molto meglio che l'e-book, che mi si romperebbe presto addormentandomi con il libro in mano che la notte può essere scaraventato ovunque ...

martedì 15 febbraio 2011

Corrispondenza amorosa

Il Milan perde in casa con il Tottenham, passare ai quarti sembra difficile. Quando si dice che i guai non vengono mai soli ...

Mai gridare dimissioni

Quando si chiedono per mesi le dimissioni di Berlusconi non per "azioni" ma per la sua essenza, allora poi quando si dovrebbero chiedere per motivi più validi, questi sono oramai dispersi, diluiti, nel marasma provocato dai cosiddetti "anti-berlusconiani". I quali esistono proprio come "anti" e che decadrebbero il giorno in cui il nostro dovesse, per assurdo, decidere di trasferirsi ad Antigua.

Purtroppo non si riesce a far passare il concetto che contestare Berlusconi ontologicamente (il popolo viola, per esempio, chiedeva più di un anno fa le sue dimissioni solo per esistere, "perché Berlusconi è Berlusconi") è inutile nonché controproducente. Vai a far capire quando è starnazzo da cortile o sacrosanta richiesta.

Comunque vada sarà stato un insuccesso.

venerdì 11 febbraio 2011

Feste nazionali?

Comunque sono d'accordo, dopo "l'invenzione" della festa del 2 giugno (che nessuno la considera nell'immaginario delle feste) ora quest'altro giorno, 17 marzo.
Se pensano di far nascere uno spirito collettivo per decreto, stiamo messi bene.
Mi pare che a diventare presidenti della repubblica ci si trasformi in nostalgici. E ci si riempia troppo la bocca di una retorica nazionalista che non ha senso di essere.

La festa della repubblica è nei fatti il 25 aprile: liberazione dal fascismo. Tutto il resto ha sempre un sapore revisionista.

Erano questi

La canzone e il video di Ivan Graziani che mi "tormentano" da un paio di giorni :)

Sarà poco "politically correct", ma a ma I.G. me piace! :)

Egitti

In Egitto Mubarak si è dimesso ma come ha scritto Ellis Goldberg: "Mubarak is gone, but will Egypt's military embrace democracy? Probably not".
A chi paragona l'Egitto con l'Italia vorrei far notare:
1) Mubarak era un dittatore (le elezioni erano non diverse da quelle che si tenevano in URSS o in Romania, per dire);
2) In pratica l'esercito ha rilevato il potere.

Per cui oggi l'Egitto è più vicino al Myanmar che alla Turchia.

Fuoco sulla collina

Più frequente

Giustamente qualcuno faceva notare che anziché aggiornare lo status di faccialibro, è meglio aprire un blog e aggiornarlo. Ora siccome il blog ce l'ho già, tanto vale usarlo! Tanto più che le cose che scrivo qui vanno poi anche su faccialibro :)

giovedì 10 febbraio 2011

lunedì 7 febbraio 2011

giovedì 3 febbraio 2011

Tutta colpa di Miguel Bosé, una recensione

Grazie al nuovo servizio Amazon.it sono riuscito a comprare libri in italiano da Parigi e il primo letto del primo pacco è stato “Tutta colpa di Miguel Bosé”, di Sciltian Gastaldi (in arte Anellidifumo per la blogosfera) edito da Fazi Editore.

Premetto che ho conosciuto Scilitan nel lontanissimo 1995 quando andai con degli amici a Milano per la grande manifestazione del 25 aprile contro i nuovi fascisti che erano andati al governo. Profetici.

Il libro si presenta come “umoristico” e “di costume”, io direi più il secondo che il primo genere, anche se non mancano risi e sorrisi strappati al lettore. Un libro scritto con uno stile colloquiale, cosa che in genere mi fa storcere il naso. Ricordo con orrore il libro di un ingiustamente molto famoso “maître à penser” scritto con i piedi tanto da rasentare l’illeggibilità, con uno svolgimento e stile analoghi.
E invece il libro di Scilitan risulta gradevole, fluido, ben scritto.

Un libro che anche se non esplicitamente autobiografico ripercorre epoche e luoghi dell’autore. L’Italia, o meglio la Roma, che va dalla fine degli anni ’70 al 2000.
Un ruolo centrale è dato all’evoluzione del “coming out”, verso se stesso e verso gli altri, del protagonista che si scopre e si dichiara bi-sessuale (e metrosessuale, anche se mi pare di capire che quest’ultimo si riferisce a eterosessuali, ma non mi addentro nel campo minato della terminologia sulla definizione degli orientamenti sessuali).
Il lettore scopre lo sviluppo sentimentale del protagonista attraverso una carrellata di cantanti, ballerini, attori. Per poi passare lievemente dagli “amori immaginari” a quelli reali. Uomini e donne.
Uno scorcio della Roma degli anni ’80 e ’90, quasi la mia stessa città. Intatti il protagonista vive dalle parti di Villa Ada, come spesso sostengo, un’altra città rispetto a Roma Sud (e infatti anche lui ammette di non avere idea di dove sia il Portuense ... non posso immaginare quanto poteva essergli nebulosa la collocazione di Spinaceto).

Un libro che si legge bene, soprattutto se si è romani, di circa trentacinque anni e che non vivono più a Roma (in questo caso una certa malinconia per la propria città e i propri venti anni aiuta a farsi piacere il libro), ma che può sicuramente risultare gradevole anche per un pubblico che non abbia molte esperienze in comune con il protagonista.

mercoledì 2 febbraio 2011

Statistiche!

Ho notato che da un po' è presente un servizio qui su blogger sulle statistiche delle visite. E mi ci sono subito appassionato, ovviamente!
Si possono avere informazioni sulle visite al livello giornaliero, settimanale, mensile e totale. E poi decomporli in provenienza di traffico, sia intesa come provenienza di siti che di nazioni.
Immagino che anche i BOT siano conteggiati, altrimenti non mi spiego tutte le visite da Russia, Polonia, Ucraina e Lettonia. Ma dal Brasile?
E poi ancora USA, Paesi Bassi, Germania, Francia sono tra gli stati di maggiore provenienza delle visite.

Certo è frustrante non poter sapere nulla più di questi misteriosi visitatori (o sono tutti BOT??). Ne approfitto per chiedere così che se qualcuno si vuole palesare è il benvenuto!