Comunque sono d'accordo, dopo "l'invenzione" della festa del 2 giugno (che nessuno la considera nell'immaginario delle feste) ora quest'altro giorno, 17 marzo.
Se pensano di far nascere uno spirito collettivo per decreto, stiamo messi bene.
Mi pare che a diventare presidenti della repubblica ci si trasformi in nostalgici. E ci si riempia troppo la bocca di una retorica nazionalista che non ha senso di essere.
La festa della repubblica è nei fatti il 25 aprile: liberazione dal fascismo. Tutto il resto ha sempre un sapore revisionista.
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