venerdì 14 ottobre 2011
Nobel per la chimica 2011: una lezione per tutti
Dopo che alcuni giorni fa avevo parlato di MacKay e del premio Nobel per la chimica 2011 assegnato per la scoperta dei quasi-cristalli, oggi ne parlo più diffusamente sul sito de iMille.
Sono di questi giorni gli annunci dei premi Nobel 2011, che come tutti gli anni si attendono con impazienza, rincorrendo voci e animando, una volta resi noti, discussioni, polemiche, a volte esultanze. In genere questo avviene soprattutto per il premio per la pace, a causa delle grandi implicazioni politiche (ricordiamo Obama nel 2009 e Liu Xiaobo nel 2010), per la letteratura, a volte per l’economia o la medicina, in qualche raro caso per la fisica. Ma già in quest’ultimo caso, trattandosi di argomenti già digeriti dalla comunità, non fa mai molto scalpore, soprattutto quando, come quest’anno, avviene pochi giorni dopo l’annuncio sui neutrini superluminali. Al massimo, quando succede, l’italianità del premiato riesce a mettere la notizia in maggiore risalto. Poi sull’argomento si riesce, talvolta, a farlo comprendere alla popolazione, in misura maggiore o minore a seconda del caso e, come è naturale, sempre in modo generico e “grossolano”. Si parla quindi di astronomia o cosmologia, oppure di materiali innovativi o circuiti conduttori. In ogni modo però la fisica la si riesce sempre a comunicare in modo direi soddisfacente al grande pubblico (anche se ovviamente facendo grandi semplificazioni).
Per continuare c'è il blog de iMille.
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