giovedì 27 ottobre 2011

A lettera



Ieri è finalmente partita (e arrivata immagino; posta celere? piccione viaggiatore?) la lettera di intenti del governo all'Unione Europea. Il testo integrale si può trovare, tra l'altro, qui.

Ci sono un paio di passaggi che mi paiono "curiosi". Non saprei come definirli altrimenti, paradossali, assurdi, allucinanti. Eccoli, trovatelo voi il modo migliore.

Intanto uno dei primi passaggi recita:

Nei prossimi 4 mesi è, ad ogni modo, prioritario aggredire con decisione il dualismo Nord-Sud che storicamente caratterizza e penalizza l’economia italiana. Tale divario si estrinseca in un livello del Pil del Centro-Nord Italia che eguaglia il livello delle migliori realtà europee, e quello del Mezzogiorno, che è collocato in fondo alla graduatoria europea.


Cioè risolvere la questione meridionale, vecchia di 150 anni, in 4 mesi. Cavolo, potevano pensarci prima! Ma poi come, di grazia? Chissà come hanno sghignazzato i ministri della Lega leggendo. O forse è uno di quei tipici scherzetti della strana coppia Bossi-Calderoli.

Non è che poi scorrendo sia meglio. Mi sembra una lista di speranze, un vagheggiare di principi senza dire cosa e come, con delle scadenze talmente ravvicinate che nessuno può crederle realistiche. Declinano anche 9 punti su cui provano a spiegare qualcosa.

Iniziano con una roboante (e anche un po' triste) "Promozione e valorizzazione del capitale umano". Ovvero? In pratica si tratta dell'INVALSI per la scuola, dell'ANVUR per l'Università e una promessa di emanare i decreti attuativi della riforma Gelmini. Fatta quasi un anno fa, ma di cui pare manchino il 50% dei decreti attuativi, ciò che non si è fatto in 10 mesi lo fanno in 2, staremo a vedere, anche perché tutta la riforma sta nella sua applicazione. Interessante sapere che per il governo scuola, università e ricerca sono "capitale umano". Il Capitale in salsa Gelmini, insomma.

Si passa poi al "mercato del lavoro", quattro righe in croce meno di quanto Lupi dice a Ballarò, segue l'"apertura dei mercati in chiave concorrenziale", si parla di ordini ma il tutto resta fumoso, e i punti successivi continuano sulla stessa lunghezza d'onda.

Sembra un mix tra una pubblicità dei "pannicelli caldi" del governo e una blanda propaganda elettorale (si vede che sono in fase calante, non riescono neanche a fare un manifesto elettorale roboante ...).

Certo l'Europa ha detto che gli va bene, e che poteva dire? No grazie, lì c'è la porta?
"Una risata li seppellirà", come direbbe in questi giorni Sarkozy se non avesse le banche francesi enormemente esposte verso il debito italiano.

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