martedì 25 ottobre 2011
Casa Santa ... mai cambia
Sono stato a Trapani per i 100 anni di mia nonna, dove mancavo da esattamente 10 anni. La città, o meglio il centro storico, è molto cambiato: zone pedonali, palazzi puliti, bar, caffé, ristoranti con i tavolini che hanno trasformato il centro storico da luogo di caos e sporcizia a vero salotto. Questo unito al fatto che l'aeroporto di Birgi è diventato uno snodo centrale di una famosa compagnia aerea low-cost irlandese, ha enormemente incrementato il turismo locale.
Quindi, finalmente, una bella sorpresa. Non sono in pochi a venire da Parigi, Goteborg, Amsterdam fino a qui, magari solo di passaggio per prendere un traghetto per le isole o per una crociera nel mediterraneo, o proprio appositamente per un week-end tra cultura (Segesta, Mozia, Erice) e tradizioni enogastronomiche.
Anche la via dello shopping principale, via Fardella, è un fiorire di negozi e bar (questa non è pedonale, è un grande stradone di scorrimento che collega il centro al resto della città).
Come dieci anni fa, sono andato nella palazzina che sorge dove una volta c'era la vecchia casa delle zie di mio padre, e dove i miei zii abitano. A Casa Santa, appunto. Ufficialmente nel comune di Erice ma di fatto sotto la montagna. Bene, o meglio male, qui, come anche nei limitrofi quartieri del comune di Trapani (rione Palma, sant'Alberto etc ...), nulla sembra essere cambiato in dieci anni.
Tutto uguale, caotico, senza strisce pedonali, le stesse case vecchie, le stesse strade sporche.
Insomma, il tempo sembra non passare a Casa Santa.
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