giovedì 8 marzo 2012

La TAV per noi



Ciclicamente torna di moda fare casino contro la costruzione di una ferrovia. Questa volta la mobilitazione è arrivata fino a Palermo e Catanzaro. E' già abbastanza curioso che in Sicilia e Calabria dove i treni sono in condizioni pietose (provate a fare Palermo-Trapani o Palermo-Catania in treno ...) ci sia tutta questa mobilitazione contro la costruzione di una galleria in val di Susa (che secondo me molti non sanno manco dove sta esattamente). Ma lo è ancor di più perché tutta questo vigore che mettono contro la costruzione di una galleria a centinaia, migliaia, di chilometri di distanza, non la mettono per protestare contro le cose che non si fanno in quelle regioni dove possono stare tranquilli ne passerà di tempo prima che arriverà una linea ad alta velocità. E non si dovrebbero lamentare solo per i treni, ma anche, e soprattutto, per scuole, asili, strade, ospedali e mi fermo perché la lista sarebbe lunghetta.

Ora non voglio tornare sulla capziosità di certi argomenti no-TAV di cui ho già parlato tempo fa e non credo che sia cambiato molto, né sui dettagli tecnici (per chi interessa il governo ha una pagina con molti di questi dettagli), ma sugli utenti.
Crozza ha fatto una battuta infelice, perché ricorda quella di un altro comico che sbeffeggiava internet dicendo "Aborigeno, ma noi che se dovemo dì ?", dicendo, più o meno: ma che ci vado a fare da Torino a Lione?
Io una volta sono dovuto andare in Italia di corsa e ho preso il treno per Milano (poi da lì il notturno per Roma, un'avventura che meriterebbe una storia a sé). Un TGV che partiva alle 14 dalla Gare de Lyon e arrivava in serata a Milano.
Bene Parigi-Lione si fa in meno di due ore (460 km circa) poi si è andati spediti per un po' finche all'approssimarsi dei monti non si è nettamente rallentato. Una inutile e lunga trafila alla frontiera (pare che gli ultimi controlli di polizia siano sui treni ...) e da lì un lungo e lento trotto fino a Torino. Poi da Torino a Milano sarebbe piatto, ma chissà perché andava lento, anche perché si fermava sia a Novara che a Vercelli. In pratica non faceva in tempo a prendere un po' di abbrivio che già doveva rallentare.
Morale sono arrivato a Milano verso le otto di sera, se non ricordo male.

Se invece di metterci ben sei ore si potesse fare il tragitto in quattr'ore diventerebbe per molti competitivo rispetto all'aereo (Parigi-Torino è all'incirca la stessa distanza di Parigi-Marsiglia che in TGV si fa in tre comode ore). Non bisogna andare fino agli aeroporti, non bisogna limitarsi nel bagaglio a mano (con tutte le regole di sicurezza assurde in voga oggigiorno), o peggio ancora doverlo imbarcare e attendere al recupero bagagli. I costi? Costerebbe oggi di più? Forse. Ma siamo sicuri che i "low cost" non saranno sempre più rari con l'aumentare inevitabile del prezzo del carburante?

Dice: e chi se ne frega di te che vuoi andare a Milano. Già peccato ci sia un grande giro economico tra le due città (contate i voli Parigi-Malpensa e Parigi-Linate ...) e anche turistico. Per non parlare di Torino che sarebbe molto meno isolata. E poi ovvio con un po' di fortuna a Roma si arriverebbe in sette ore ... anche qui quasi in competizione con l'aeroplano.

Si preferisce passare le Alpi a dorso di elefante? Non so cosa ne penserebbero gli animalisti ...

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