venerdì 9 dicembre 2011

La perfida Albione



In pratica l'Europa tutta, zona Euro più gli altri tranne uno, hanno deciso che si daranno regole anche fiscali e finanziarie. Cosa ottima e inevitabile. Peccato per quel tranne uno. Ma ci saremmo sicuramente (positivamente) meravigliati se quello stato avesse accettato una vera unione degli stati che cerca di andare verso una diminuzione della sovranità nazionale per contribuire a costituirne una europea. Intendiamoci, non è che i governi di Francia, Germania, ma anche della stessa Italia, sono lì pronti a spostare i loro poteri verso un potere federale. Ma procedono in questa direzione, volenti o nolenti.

Ancora, il più direi, è da fare. Per farlo bisogna dare pienezza alla democrazia europea. Questa ha un suo strumento, l'Europarlamento, sempre troppo sbeffeggiato ma che è l'unico luogo dove rappresentanti del popolo europeo democraticamente eletto discutono e decidono insieme di molte cose. Ancora non di tutte, purtroppo. Ma come può questo parlamento ora essere la democrazia della nuova Europa se è eletto dai 27? Non sarebbe atto di onestà da parte di quello stato uscire completamente o entrare completamente? Restando sulla soglia, fuori dalle decisioni dell'unione fiscale ma dentro l'unico luogo democratico dell'Unione, non svilisce ancor più quest'ultimo, privandolo ancor di più della sua già bassa autorevolezza e importanza?

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