domenica 19 febbraio 2012
Sulla decrescita
Alcuni giorni fa avevo scritto alcune righe su questo nuovo "mito" che si aggira per l'Europa, o meglio per certi suoi salotti buoni, la decrescita.
Oggi sul Corriere ne parla ottimamente Antonio Pascale.
Prendo due domande che vorrei girare a chi tanto parla della necessità di guidare una decrescita (altra cosa è che secondo me ci stiamo avviando ad una decadenza):
1) Quanto siamo disposti a perdere in termini di reddito per salvare il pianeta dall’eccesso di desiderio? Già perché in genere si dice che sono sempre altri che devono ridurre i consumi (cosa che si fa riducendo i redditi, e ciò non viene mai troppo enfatizzato, o in ogni modo le platee pensano ai redditi degli altri ...)
2) Ma chi sono quelle persone che stabiliscono cosa possiamo e cosa non possiamo consumare? Già perché si ha sempre l'impressione che sono gli altri (e anche gli altri rispetto alle sale che ascoltano chi prospetta la decrescita come la soluzione) ad avere cattive abitudini ...
p.s. le parti in corsivo sono prese dall'articolo, le altre sono mie considerazioni.
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