sabato 25 febbraio 2012
Lazio fedele alla linea
Bhe alla fine ha vinto Gasbarra (quello che anni fa a Roma si definiva il clone di Rutelli, che quando lo si sentiva alla radio non si poteva sapere se era lui o er cicoria), come tutti prevedevano, e pure tanto a poco. L'88% non lo si vedeve come risultato a delle elezioni dalle comunali di Cavriago.
Il candidato sostenuto da D'Alema, Veltroni, Fioroni, Zingaretti, praticamente tutto il gruppo dirigente del PD (tranne la Bindi e Marino, se possiamo incasellare quest'ultimo nel gruppo dirigente storico e/o attuale) ha stravinto. Quindi chi è interessato a come si delinea il PD è d'accordo con la linea della "tradizione". E' il bello della democrazia, no?
Mi spiace per Bachelet (che ho sostenuto per quello che potevo) e Marta Leonori i quali rappresentavano entrambi un tentativo di rinnovamento. La loro divisione non ha pagato? Mah, non credo visto i numeri schiaccianti. Più semplicemente quello che una volta si chiamava "zoccolo duro" è duramente legato a certi politici. Magari gli piacciono, che male c'è?
Per cui al prossimo che si lamenta che al PD non c'è ricambio, che sono sempre i soliti e tutte le solite palle, ricorderò: ma se non vi piacciono proprio, perché alle segreterie votate i Gasbarra e i Bersani? Per fare in modo che poi alle primarie per le cariche elettive candidino dei pirla così da poterli battere con i primi Pisapia, Zedda e Doria di passaggio?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento