domenica 1 luglio 2012

Lavoro e Pavlov



Purtroppo in Italia appena si tocca la legislazione sul lavoro scatta un riflesso pavloviano. E insospettabili in preda ad una specie di delirio arrivano anche con disinvoltura ad invocare le BR a proposito delle dichiarazioni e delle azioni del ministro Fornero. Cosa che purtroppo non è lontana dalla realtà anche nella storia recente. D’Antona, Biagi a quello stavano lavorando, Ichino è nel loro mirino da anni, eppure sono tutte persone di “sinistra” (Ichino addirittura è stato in passato senatore del PCI, i famosi “senatori indipendenti”, una tradizione che si annovera tra le cose positive dell’eredità comuniste che sono andate perse).

Ma tutti noi, tutti quanti si pensano "progressisti", facciamo bene a non lesinare sforzi per mettere la discussione su un tono “pacato”, ovvero un tono civile e democratico. E questo sarebbe auspicabile non solo qui, ma ovunque nella società. I deliri generano mostri, l’abbiamo già visto tante volte, ma evidentemente non si ha sempre il necessario distacco della ragione. E i mostri sono i maggiori nemici del progresso sociale ed economico.

E quindi non scoraggiamoci, anche se ci sembra troppo difficile invocare il “polisenso” di una parola così importante come “diritto”, come fa bene Matteo Rizzoli in un recente articolo su iMille. La semplificazione è la strada dell’assolutismo, di qualsiasi origine.

2 commenti:

marco d ha detto...

in inglese lo sai meglio di me "job" vuol dire una cosa, "work" un'altra.
Andiamoci a rileggere l'intervista e vediamo chi ha travisato cosa.
La domanda è: certi giochetti dialettici quando li faceva B erano uno scandalo, ora che li qualche professore vanno bene?
Le BR sono un pessimo riferimento, per cortesia. Altrimenti ti dovrei rispondere che anche certe stragi e certi strani delitti, tornano "di moda" ogni volta che uno prova a dire qualcosa di diverso.

Riccardo ha detto...

il pessimo riferimento alle BR non l'ho fatto io, ma l'ho letto da non poche parti. E le minacce a Ichino sono lì come un macigno.

E per favore, non facciamo i giochetti di "strani delitti", non mischiamo le carte sempre. Non qui.