venerdì 27 gennaio 2012
Da Vattani a Casa Pound. Apologie nella rete
Esce oggi, giorno della memoria, in cui è bene non dimenticare che il fascismo ebbe un ruolo primordiale nella definizione e nell'attuazione della Shoah, un mio articolo per il blog de iMille.
Nell’ordinamento italiano esiste una legge, la legge Scelba (che ricordiamo fu un ministro dell’interno non proprio di simpatie progressiste) che stabilisce il reato di “apologia del fascismo”, ovvero per chiunque “faccia propaganda per la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista”, ma anche per chiunque “pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”.
Apologia è un reato sottile e delicato, che si avvicina a censura, come l’istigazione a delinquere si avvicina a reato d’opinione. Eppure sono reati che, giustamente, esistono in tutti gli ordinamenti. Ma altrettanto giustamente (perché le leggi non sono scritte nel marmo, non calano dall’altro, sono frutto della società e si può e si deve opporsi eventualmente alle leggi ingiuste) sono sempre oggetto di critiche e discussioni.
(continua sul sito)
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