martedì 15 marzo 2011
La Gelmini anche su Nature
Quasi in contemporanea con la sua intervista da Fazio, Mariastella Gelmini ha avuto gli "onori" delle cronache di Nature, una delle maggiori riviste scientifiche del mondo.
Infatti, nell'edizione del 10 marzo campeggia un editoriale dal titolo "Notes on a scandal" dove si confrontano due casi considerati "simili" ma con un esito molto diverso: le frodi nella tesi di dottorato dell'ex-ministro della difesa tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg e l'esame di stato "facilitato" di Mariastella Gelmini.
E' chiaro che l'analogia si regge su un filo. Infatti il ministro tedesco ha "imbrogliato" scopiazzando, senza citare, interi brani della sua tesi di dottorato, mentre il ministro italiano è semplicemente andata a fare l'esame di stato in un posto dove è più facile. Però se sono due titoli molto diversi accademicamente sono relativamente simili per il prestigio sociale che questi titoli danno. Infatti in Germania il dottorato conferisce il titolo di Dr. che è molto prestigioso, perché non è dato oramai dopo solo una laurea triennale come in Italia. Un titolo di cui si fregia anche la cancelliera Merkel, che prima di fare politica faceva la scienziata in Chimica-Fisica nella Repubblica Democratica Tedesca. Analogamente, fregiarsi del titolo di "avvocato" in Italia conferisce prestigio sociale ed è un "volano" per la carriera politica.
Nature pone l'esame di stato fatto da Mariastella Gelmini nei termini seguenti: come il ministro tedesco, ha preso una "scorciatoia accademica" per ottenere il diploma che l'avrebbe aiutata nella carriera politica (e Nature qui ha il torto di non dire che i due diplomi sono diversi nella loro sostanza). E continua descrivendo: nel 2001 ha viaggiato dalla sua città di Brescia nel nord a Reggio Calabria, nel profondo sud. Specificando la differenza tra i due luoghi: a quel tempo la percentuale di promozione nel nord era inferiore del 10%, mentre a Reggio Calabria, città nota per i suoi bassi standard accademici, rincara la dose Nature, la stessa percentuale era stranamente di più del 90%.
In entrambi i casi le comunità accademiche hanno chiesto le dimissioni dei due ministri, con esiti diversi.
E così proprio mentre il ministro Gelmini vara una riforma per migliorare il sistema della ricerca e dell'Università, riesce a comparire su Nature per la sua determinazione nel conseguire una carriera politica sfruttando una "scorciatoia", legale, in barba ai principi di rigore accademico e di rispetto per le istituzioni nazionali che vorrebbe portare su standard europei.
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