sabato 15 gennaio 2011

A, B, C ... una storia semplice

Il paese A era uno stato molto ricco, dove si producevano tantissimi prodotti e tutti li compravano, vivendo felici. "Più felici saremmo se potessimo comprare dei prodotti a dei prezzi più bassi", si dicevano in molti.

"Se potessi abbassare il prezzo del mio prodotto X, ne venderei molto di più e la popolazione sarebbe molto più felice", si disse un giorno il giovane produttore di X. Un giorno, pensando e ripensando, si accorse che che X lo si poteva anche fare nel paese B, ad un costo molto minore. Certo, fino a poco prima nel paese B non lo si poteva produrre per tanti motivi: guerre, instabilità politica, governi troppo corrotti e infine perché poi bisognava portarlo da A a B. Ad un certo punto però tutti questi problemi finirono e anche mettendoci il costo del trasporto, l'oggetto X si poteva produrre nel paese B e vendere nel paese A ad un prezzo molto più basso. Allora così fece quel giovane produttore. Chi lavorava alla produzione di X si trovò senza lavoro, ma c'erano tanti altri oggetti analoghi (come volume di lavoro) e quindi si "assorbì" la mancanza di produzione di X producendo quegli altri oggetti, unici al mondo.

"Non è un problema facciamo tanti prodotti che non si potranno mai fare a B" dicevano i cittadini del paese A. Nel frattempo, il prodotto X prodotto nel paese B lo si comincò a vendere un po' anche nello stesso paese B. Ma solo i cittadini più ricchi di B, ed erano pochi, se lo potevano permettere.

Poi un giorno anche il produttore di Y si accorse che poteva fare il suo prodotto nel paese B. Poi fu la volta del produttore di Z. Man mano che nel paese B si producevano sempre più prodotti per il paese A anche il numero di persone di B che si potevano permettere quei prodotti aumentava.

I prezzi diminuivano nel paese A e tutti erano contenti. Alcuni perdevano il lavoro, ma venivano gestiti in un modo o nell'altro, riassorbiti dalla produzione degli altri oggetti, riconvertiti nella gestione della vendita e promozione degli oggetti prodotti nel paese B.

Così anno dopo anno sempre più oggetti venivano prodotti nel paese B. E piano piano anche la gestione delle vendite e della promozione degli oggetti iniziò a farsi sempre più importante nel paese B. Perché, abbiamo dimenticato di dirlo, il paese B aveva una popolazione 10 volte superiore a quella del paese A. E ben presto gli affari che derivavano dalla vendita degli oggetti un tempo fatti solo nel paese A furono maggiori nel paese B che nel paese A di origine. Sempre meno si vendeva in A, dove il mercato diminuiva, insieme alla sua popolazione e alla sua ricchezza.

Finché un giorno ci si accorse che rimaneva solamente il prodotto ALEPH. Un prodotto che era il vanto nazionale del paese A. "Solo noi sappiamo farlo", "la nostra abilità nel produrre ALEPH è inimitabile". "Venderemo ALEPH agli abitanti di B che non potranno fare a meno di noi". "La nuova versione di ALEPH è superiore alle precedenti, tutto il mondo ne avrà bisogno, il nostro paese sarà sempre il migliore".

Un giorno, quello stesso primo produttore che si era spostato nel paese B, e che intanto era diventata un'azienda a tutti gli effetti del paese B (dove anzi era considerato una sorta di eroe nazionale), si guardò intorno, andò dal primo ministro del paese B e gli disse: "abbiamo bisogno dell'ALEPH che producono nel paese A? Perché non ci mettiamo noi a fare BETA, la grande innovazione del secolo?". Il primo ministro si fidava molto di quel produttore, lo venerava perché grazie a lui il suo paese, dove prima regnavano solo povertà e guerra, era ora diventato uno dei paesi più prosperi del pianeta.

E così fu. BETA fu il prodotto del secolo, tutti i paesi del mondo lo volevano, e nessuno più comprò ALEPH. Il paese A cadde in disgrazia (tanto che nessuno si ricordò più perché si chiamava A) e per anni vi regnarono solamente guerre e povertà.

Il paese B era prospero, produceva tanti prodotti e i suoi abitanti li compravano in abbondanza, contenti di non doverli più comprare da quegli spocchiosi del paese A. Certo i prezzi erano calati da quelli dell'inizio, però "ah, se quel prodotto Y si potesse comprare ad un prezzo minore", pensavano in molti.

Così un giorno il giovane produttore di Y si guardò intorno nel mondo e si disse: "ma guarda il paese C. Fino a qualche tempo fa c'erano solo guerre e miseria, ora invece sta migliorando. Anche se mi costerà un po' di più fare Y nel paese C, risparmierò molto sulla produzione e tutti vorranno comprare Y nel mio bel paese B a dei prezzi più bassi."

E così fu, e iniziò la produzione di Y nel paese C, un prodotto indistinguibile da quello che si faceva nel paese B (e indistinguibile da quello che si faceva nel paese A, ma quello era tanto tempo prima e solo pochi vecchi potevano ricordarselo), e tutti erano contenti nel paese B ...


p.s. è più lineare del mondo dove stati e prodotti hanno nomi e dove tante cose intorno accadono. Ma è un po' come quella storia del punto materiale sul piano inclinato senza attrito ...

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