Ho deciso di sottoscrivere insieme agli amici di Changes, molti dei quali sono i miei compagni di viaggio in questa mezza avventura politica dall'inizio come Ivan, Cristiana, Emanuela, Filippo, Valter, Emidio, altri li ho incontrati strada facendo, come Beatrice, Barbara, Alessandro, Lorenzo, Raffaella, questo documento di appoggio alla candidatura di Matteo Renzi alla guida del centrosinistra alle prossime elezioni di primavera.
Un documento che dice chiaramente quali sono le nostre motivazioni politiche e che quindi non ripeterò qui.
Voglio solo aggiungere delle motivazioni personali.
1) Non penso che esistano dei salvatori in politica, ma i leader sono piuttosto la manifestazione più semplice di un processo necessariamente complesso e articolato. Però ci sono, ci sono sempre stati e sempre ci saranno. E bisogna accettare la loro esistenza, cercando di ottimizzarla. Per definizione chi diventa (o cerca di diventare) un leader ha un carattere egoista e accentratore, altrimenti farebbe un altro mestiere. Necessariamente per poter comunicare deve semplificare. Ricordiamo i comizi di Obama che tanto osannavamo? Vi sembravano di profondi contenuti? No.
2) Non ho mai pensato che i "programmi dettagliati" abbiano un senso. Ma penso che quello che conta è la visione del mondo soggiacente.
3) Per finire con una motivazione più politica. Ho già detto perché non esiste uno spazio tra le due candidature all'interno del PD e credo che la visione del mondo dietro la candidatura di Bersani (e di tutto il gruppo dirigente del PD) sia poco proficua per l'Italia. E questo lo penso almeno dal 2009 (e anche prima).
Quindi non posso che sperare che Renzi possa dare una spallata a quel gruppo e a tutto quello che quel gruppo con il proprio immobilismo ha cristallizzato.
Troppo facile? Mah, a volte non bisogna poi fare grandi processi dialettici. Anche perché ad un certo punto (e questo punto è ora) bisogna decidere.
E ogni decisione è in un certo senso un "processo irrazionale".
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