giovedì 7 luglio 2011

Cara vecchia carta



Ultimamente la carta ha perso fascino. Vanno per la maggiore infatti i siti di informazione solo online, dal giornalismo partecipativo di Agoravox al Post che unisce una redazione vera a propria alla raccolta di notizie dalla rete, i fenomeni di costume, movimenti politici e culturali sembrano non far ricorso più alla diffusione cartacea, ma si limitano spesso ad aprire solo un sito. Ultimamente, infine, sono sorte anche molte riviste scientifiche che hanno solamente la versione online.
Bene, in questo abbandono della carta, iMille, movimento politico online sorto nel 2007 che ora è diventato un blog-rivista di approfondimento, hanno deciso di raccogliere il meglio di questi primi sei mesi in un bel pdf scaricabile e (speriamo) stampabile, "il meglio de iMille".
Perché "online only" oltre a levare il piacere di una lettura tranquilla e approfondita, da farsi stravaccati sul divano o sul treno, a letto o al parco, liberi dal computer o da uno dei moderni tablet, portata all'estremo rischia anche di causare quella che si potrebbe chiamare "la fine della storia".
La storia infatti nasce con i documenti scritti, reperti millenari che testimoniano una data civilizzazione. Ora sfido chiunque a provare a leggere un documento elettronico di venti-trenta anni fa. I supporti fisici di stoccaggio dei dati non sono più compatibili, i dati stessi spesso si sono deteriorati (quanti vecchi floppy o cassette completamente smagnetizzati infestano le nostre case?) e i formati risultano quasi sconosciuti. Chi tra cento-duecento anni dovesse provare a scrivere la storia della nostra epoca si troverebbe davanti a una foresta di steli di rosetta.
E allora, controcorrente, iMille ritornano alla cara vecchia carta, costosa, antiquata, demodé, ma sempre leggibile anche quando i computer di oggi saranno obsoleti e inutilizzabili.

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