
Come si è potuto notare dai molti commenti in rete, sono uscite le tanto attese mediane per le nuove "idoneità" nazionali a professori universitari, al livello di associato e di ordinario.
Sul sito ANVUR si trovano tutti i documenti. Per prima cosa, però, bisogna sapere che i settori scientifico-disciplinari sono cambiati nel 2011, e quindi bisogna andarseli a cercare per comprendere le tabelle dell'ANVUR. In questi documenti, infatti, non è scritto a cosa corrisponde ogni numero. Superato questo primo piccolo ostacolo, vediamo cosa dice per la specialità che di cui mi occupo, ovvero Chimica Fisica, che corrisponde al settore 03/A2.
Faccio però un piccolo passo indietro per i non "esperti". Cosa ha deciso il ministero? Ha deciso di individuare tre criteri bibliometrici (questo per le discipline chiamate appunto "bibliometriche" come le scienze esatte, ma non solo), e precisamente:
A) il numero di pubblicazioni negli ultimi dieci anni (per chi avesse una carriera inferiore questo numero viene "normalizzato");
B) il numero di citazioni per anno di carriera accademica;
C) l'indice H contemporaneo. Non entro nei dettagli ma misura in un certo modo qual è l'impatto dei propri lavori sulla comunità scientifica, una sorta di "impact factor personale". Rispetto al più noto (si fa per dire) indice h, questo è calcolato pesando di più le pubblicazioni più recenti.
L'ANVUR ha collezionato i valori precedenti per tutto il corpo docente italiano e ha calcolato la mediana. Non la media ma la mediana. Bisogna fare qui un'altra digressione. Quando si ha un insieme di dati provenienti da una popolazione, come per esempio l'altezza degli abitanti di Roma, allora si può calcolare per ogni valore dell'altezza dato (diciamo per semplicità che misuriamo l'altezza in cm senza decimali, così da avere valori discreti) il numero di abitanti che sono alti quel dato valore. Si ottiene così una "distribuzione" di probabilità, ovvero una curva (una funzione) che riporta qual è la probabilità (appunto) di avere un abitante di Roma alto "tot". Ovviamente possiamo calcolare il valor medio dell'altezza dei romani, ma se voglio calcolare qual è quel valore di altezza per cui ho metà popolazione che sarà più alta e metà più bassa? Bene è un'operazione relativamente semplice e questo valore sarà proprio la mediana (qualche definizione più precisa la potete leggere direttamente su wikipedia)! Mi direte, ma non è la stessa cosa della media? No, a meno che la distribuzione non sia simmetrica.
Quindi per i nostri associati e ordinari hanno ottenuto le distribuzioni dei valori bibliometrici e calcolato le mediane. A questo punto, dopo tutta la disquisizione sulle distribuzioni di probabilità, sarete d'accordo con me che sarebbe stato quanto meno simpatico mostrare queste distribuzioni, no? Ci spero ancora, chissà che non si scoprano cose simpatiche.
Ma torniamo ai criteri. Quali sono risultati i valori "mediani" ?
Per associati: 34.5 articoli negli ultimi dieci anni (ovvero 3.45 articoli l'anno), 34.27 citazioni l'anno e un indice H-C di 10.
E gli ordinari ? Non molto più alti, tutto sommato: 42.5 articoli, 46.01 citazioni l'anno e indice H-C 11.
E io? Da una stima fatta ieri grazie ad Enrico su ISI Web of Science (stima perché alcune pubblicazioni devono ancora apparire), mi risulta : 47 articoli, 42.64 citazioni e indice H-C di 11.
Ergo in teoria potrei anche domandare l'idoneità da ordinario (bisogna passare due criteri su tre), ma mi pare abbastanza inutile. Magari tra qualche anno, se, curiosamente, in Italia riusciranno a mantenere uno stesso sistema (e a farlo andare a regime) per un tempo sufficientemente ragionevole. Ma si sa, chiedo troppo. Ogni ministro deve fare la sua riforma, altrimenti sembra quasi che non serva a nulla ...