sabato 19 marzo 2011

Lo schiaffo di Tripoli



I bombardamenti sono cominciati questo pomeriggio, dopo l'annuncio di Sarkozy. Bandiera francese in bella evidenza, quella europea un semplice pandant.
Pandant come tutte le organizzazioni sopra-nazionali che sono state semplicemente ignorate, al contrario di quanto fatto in tutti gli interventi precedenti.

In questo caso abbiamo avuto un gruppo di nazioni che hanno preso l'iniziativa, alcune che le appoggiano tenendosi il più possibile a distanza, altre che sono contrarie, ma si astengono, quasi ammettendo l'inutilità dell'ONU, altri che guardano altrove.

Gli stati con la crisi economica hanno iniziato a ripiegarsi su se stessi, e ora gli effetti si vedono anche nelle relazioni internazionali (un filo rosso lega anche il protezionismo italiano su parmalat, inconciliabile con i principi quanto meno europei del libero commercio e della libera impresa), nella politica estera che torna "tradizionale".

Tutto quanto sembra sempre più simile a quanto avvenne poco più di un secolo fa in Europa, quando si giungeva al crepuscolo di una grande stagione pacifica sul continente.

A quel tempo ci fu un evento famoso in Italia come "lo schiaffo di Tunisi", sentito così a lungo come un'offesa per l'opinione pubblica italiana che ancora nel 1913, cioè trent'anni dopo, Luigi Pirandello diceva, "Intanto guardate: Tunisi è là! (…) E ci sono i francesi là, che ce l'hanno presa a tradimento! E domani possiamo averli qua, in casa nostra, capite?".

Oggi gli stati agiscono dopo il consesso di Parigi di ieri, grandi sorrisi e strette di mano. Ma quando si va alla guerra separati, ognuno con obiettivi e rancori diversi, non si sa mai come andrà a finire, non solo, e non tanto se durerà poco o tanto, se e quando finirà il regime di Gheddafi, ma per come saranno i rapporti tra le nazioni dopo.
Ci sarà chi si sentirà "schiaffeggiato", chi "sfruttato", chi "vincitore".

Qualcosa di tristemente già visto nella storia; quando si mette l'accento su "inni e bandiere" nazionali, il finale non è quasi mai positivo.

Senza essere catastrofisti, una cosa è quasi sicura: nazioni unite ed unione europea hanno dimostrato ancora una volta di essere degli enti totalmente inutili ed ininfluenti. E questo non è per niente un buon segno.

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