martedì 7 maggio 2013

Andreotti, l'anti-divo



Ieri è morto Giulio Andreotti, e subito sono iniziate lodi e critiche (per non parlare delle ingiurie, di cui si farebbe volentieri a meno) su quello che è stato indubbiamente uno degli attori principali della vita politica italiana. Figura centrale, soprattutto, in quel lungo periodo che va dagli anni sessanta alla prima metà degli anni novanta, fu ben sette volte presidente del consiglio, anche se per un totale di circa sette anni e mezzo, e sempre in primo piano nei governi della Repubblica. Il rappresentante classico di quella stabilità sostanziale della Prima Repubblica che si celava dietro una formale instabilità, che ben incarnava il senso costituzionale del Presidente del Consiglio dei Ministri (senso che è ancora formalmente lo stesso nella Costituzione Italiana).

(continua su iMille)

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