giovedì 22 aprile 2010
La perfezione è una questione di semplicità
L'orchestra migliore del mondo. L'ho vista per la seconda volta lo scorso fine settimana. La prima era stato tantissimo tempo fa a Roma, la dirigeva ancora Claudio Abbado.
L'ho rivista per la prima volta nella sua casa, a Berlino, nel "tempio" della "Philarmonie" (il bello e inusuale edificio giallo che vedete in foto). Parlo chiaramente dei "Berliner Philarmoniker" diretti da Andras Schiff, che faceva anche il pianista solista.
Un programma tradizionale, classico ma cristallino, esemplificativo. Concerto per pianoforte e orchestra Nr.1 di Bach, sinfonia Nr.100 di Haydn (c'è sempre una sinfonia di Haydn a disposizione), ouverture del Don Giovanni di Mozart e concerto per pianoforte e orchestra nr. 20 sempre di Mozart.
L'orchestra perfetta. Un suono unico, un gesto unico, dialogo alla pari tra le parti, soli d'orchestra perfetti. Sembra normale, naturale. Eppure se uno riesce a fare queste "poche" cose in un'orchestra, ottiene i Berliner.
Tutti gli altri arrancano dietro.
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