giovedì 24 aprile 2008

Beverly Hills



Leggo tra le tante "notizione" di repubblica: "Paura a Beverly Hills per il tenente Colombo". E leggo che l'attore Peter Falk girava in stato confusionale come un barbone per le strade. Ho visto le foto. Ora non so nulla della malattia di cui potrebbe soffrire l'attore. Sicuramente la medicina di sistema americana (occidentale in genere) la classificherà come una degenerazione mentale o similia. Vera o presunta.
Ma in particolare questa foto mi è rimasta impressa. Io non vedo gli occhi di qualcuno che ha rinunciato, ma occhi fieri liberati dalle convenzioni che vietano di andarsene in giro per strada vestiti come capita. Ancor più gli assurdi usi californiani per i quali girare a piedi è da barboni o pazzi. E le due cose secondo loro coincidono, per l'appunto.
Forse qualche volta non è male ricordarsi che non solo si può ma che si deve passare la falsa barriera delle convenzioni sociali.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

e se canticchi o fischietti?

ti stai preparando per la difesa dei matti, di quelli che canticchiano, di chi si veste come gli pare, di chi crede ancora in qualcosa, nei tempi bui del pragmatismo - è un eufemismo? - che ci aspetta, - ma si sa l'utopia è una malattia, bisognava liberarsene per poter sognare ancora - Avrei qualche suggerimento per la resistenza che si annuncia...ma è un'altra faccenda.

emanuela

Anonimo ha detto...

Io vedo gli occhi di chi se ne infischia, di chi ormai non pensa nemmeno più ma chi se ne frega perchè ormai è già oltre. Vedo gli occhi che vorrei avere io quando entro alla mattina in questo dipartimento, dove le persone non contano per quello che sono, ma per il ruolo che hanno. Dove la vera ricerca ormai è un'utopia, dove il rispetto e la buona educazione sono stati soppiantati dall'ipocrisia.