venerdì 16 marzo 2012

Self publishing: come sbrigliare la nebulosa?



Quindici giorni fa ho pubblicato su KDP le "Cronache dalla Corea", un esperimento per capire un po' il mondo del "self-publishing", accessibile a tutti recentemente grazie al servizio di Amazon (e a Chiara che mi ha fatto una bellissima copertina).

Qualche prima considerazione quindi posso iniziare a farla. Preliminare sicuramente perché bisognerà vedere l'evoluzione nel tempo di vari aspetti.

Due problemi (almeno) mi paiono evidenti:
1) di visibilità;
2) di diffusione dell'ebook in italia

Per il secondo è sicuramente una questione di tempo, la diffusione del kindle (e della lettura su computer e/o tablet del formato kindle) non potrà che migliorare vista l'evoluzione in altri paesi del mondo.

Il primo problema, la visibilità, è più grande e di soluzione non immediata né evidente. Tanti piccoli scrittori-editori rischiano di restare una nebulosa in cui è difficile per il lettore interessato recuperare il prodotto, lo stile, che può essere di maggiore interesse. Ogni scrittore-editore ha una serie di contatti "vicini" e arriva a quelli, ma per andare più in là ci vorrebbe qualcosa di organizzato. Certo mi direte il capolavoro (o quanto meno l'opera azzeccata commercialmente) si diffonderà viralmente un po' come quando si diffondono i libri autoprodotti per strada (questo con kindle ha il vantaggio di essere a costo praticamente zero). Ma ne siamo veramente sicuri? E comunque per i lettori non sarebbe utile avere una o più piattaforma dove esplorare gli e-book autoprodotti?

Un'idea potrebbe essere che gli autori-editori-kdp costituiscano una specie di "consorzio", in qualche forma da definire, un blog/sito collettivo per esempio o chissà qualcosa di meglio, per evitare che questa opportunità di libertà non resti ferma e immobile.

Ancora non ho le idee chiarissime, vedremo l'evoluzione temporale di Cronache.

Intanto per chi non l'ha ancora comprato, è facile: basta un click (o sull'amazon giusto it, com, uk, fr, de, es)

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