1947...bellissimo! una perla...storica, dove l'hai trovata? Voglio dire, hai l'originale? Ancora valida pare...? Ma va? ;) Ad ogni modo...valida non vuol dire vera. E il valido non obbliga in coscienza e, infatti, anche all'epoca c'erano preti che aiutavano i comunisti nella resistenza o condividevano la cosa più viva del comunismo, il suo desiderio di cambiare il mondo. Persino P II, proprio lui, non condanna il comunismo, ma la sua trasformazione da profezia a forma di potere totalitario. E questo perchè m'hai chiesto de lascià un commento...E allora posso aggiungere una piccola perla anche io? "Io ho assistito alle grandi sofferenze del popolo contadino, anche se la collettivizzazione la si faceva nel nome del bene. Io non credo nel bene. Credo nella bontà. A fianco del grande minaccioso bene esiste una bontà quotidiana. La bontà privata del singolo nei confronti del suo simile, senza testimoni, senza ideologia. La si può chiamare bontà insensata. La bontà degli uomini fuori dal bene religioso o sociale". Cit.Vasiliij Grossman, Vita e destino, in E. Levinas, Nell'ora delle Nazioni, pp. 103-104
Ah..è sempre rischioso chiedere a una proff di lasciare un commento...;)
3 commenti:
io ce l'ho appesa a casa :)
1947...bellissimo!
una perla...storica, dove l'hai trovata? Voglio dire, hai l'originale?
Ancora valida pare...? Ma va? ;)
Ad ogni modo...valida non vuol dire vera. E il valido non obbliga in coscienza e, infatti, anche all'epoca c'erano preti che aiutavano i comunisti nella resistenza o condividevano la cosa più viva del comunismo, il suo desiderio di cambiare il mondo.
Persino P II, proprio lui, non condanna il comunismo, ma la sua trasformazione da profezia a forma di potere totalitario. E questo perchè m'hai chiesto de lascià un commento...E allora posso aggiungere una piccola perla anche io?
"Io ho assistito alle grandi sofferenze del popolo contadino, anche se la collettivizzazione la si faceva nel nome del bene. Io non credo nel bene. Credo nella bontà. A fianco del grande minaccioso bene esiste una bontà quotidiana. La bontà privata del singolo nei confronti del suo simile, senza testimoni, senza ideologia. La si può chiamare bontà insensata. La bontà degli uomini fuori dal bene religioso o sociale". Cit.Vasiliij Grossman, Vita e destino, in E. Levinas, Nell'ora delle Nazioni, pp. 103-104
Ah..è sempre rischioso chiedere a una proff di lasciare un commento...;)
grazie prof ;)
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