Provo a dare una risposta globale (e più corta) a una lunga e interessante riflessione di suzukimaruti (http://suzukimaruti.it) sul piccolo fenomeno de iMille. E dico subito che, un po' meravigliandomi di me stesso normalmente restio, ho deciso di parteciparvi. Perché? non per soppiantare una nomenklatura con un'altra, ma per cogliere finalmente l'occasione della nascita del PD e di provare, per quanto ognuno di noi possa, a farne un soggetto politico "moderno", "attuale". E mi spiego. Quando penso alla "società civile" anche io rabbrividisco un poco (penso ai leghisti per esempio). Ma quando penso ai grigi dirigenti DS, ai loschi ex-DC (ma anche ex-PCI e ex-PSI di cui le province italiane sono piene) non mi felicito. E anche tralasciando la moralità di molti e identificando quanti sembrano immuni a queste questioni (e poi lo saranno?), li vedo nella loro torre d'avorio, totalmente avulsi dalla realtà. Quanti di loro prendono i trasporti pubblici, camminano a piedi per strada, hanno il problema del lavoro dei loro figli/nipoti/parenti ? Nessuno. A destra (penso alla figura atroce di Selva) come a sinistra (quanti "figli di" riempiono le elites sinistrorse a partire dal buon Luca Sofri, alla progenie berlingueriana) si è creata una casta, una aristocrazia.
E aristocrazia non fa rima con democrazia. E allora, proviamo a far uscire dall'oscurità (e anche "far uscire dal blog") quanti provano passione politica ma magari la reprimono, quanti hanno un'esperienza di militanza ma non ne possono più del grigiore e delle imposizioni dall'alto.
Non so se saranno iMille, noi da Parigi ci proviamo. Ma mille o non più mille, il PD finalmente ci sarà, e magari possiamo provare a renderlo migliore e far partecipare un po' più tutti.
cordialmente
riccardo da parigi
2 commenti:
Mah, i miei dubbi sui mille si moltipliocano di giorno in giorno, nonostante sia il movimento politico in cui ho piu' amici e conoscenti!
In particolare non si capisce che é, chi ne fa parte, come prendono le decisioni e che decisioni prendono!
voglio dire, la campagna di Ivan era chiara, questa mi pare una cosa molto opaca, per ora. Forse è un peccato di gioventu', aspettiamm.
bhe giodi, cerca di vederla così: è uno spazio gestito da gente che mi sembra "tranquilla", aperta e un po' coraggiosa (staremo a vedere come si porranno con veltroni) ma soprattutto che non è "veramente" gestito dall'alto (almeno in principio). Non c'è un leader da seguire, e questo è un bene. Non c'è una minestra precotta (un "programma" che molti reclamano), nè delle vere decisioni.
C'è, dal mio punto di vista lontano, una buona idea per rilanciare le menti assopite, per provare a far sì che le cose non vengano sempre e tutte decise dall'alto. Probabilmente non ci si riuscirà a questo colpo, ma è una buona occasione per iniziare ad organizzare quanti sono al tempo stesso simpatizzanti dell'idea di un nuovo partito democratico e repubblicano, ma che lo vorrebbero veramente tale anche nelle sue espressioni. Ovvero una versione moderna dei "partiti di massa". Dove non si segue più un'idea granitica o un leader carismatico, ma ognuno partecipa secondo le sue potenzialità e interessi ...
Ma, ripeto, bisogna USCIRE DAL BLOG e vedersi, incontrarsi, confrontarsi dal vivo. Da qui è difficile, ci proviamo nelle nostre possibilità ...
Vorrei dire, non aspettare che "il direttivo" de iMille decida cosa fare, proviamo a fare ognuno di noi qualcosa, di reale ...
bella
r
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