Per orientarsi nelle prossime elezioni presidenziali, cerco di riassumere quale “statura” ha in genere un Presidente della Repubblica, a partire dei passati presidenti. Vedremo poi quanti nel panorama politico hanno caratteristiche compatibili con questo passato. Questo non significa che devono necessariamente avere queste caratteristiche, ma che è ragionevole aspettarsi un profilo analogo. Quanto meno perché quel profilo è indice di quali competenze sono necessarie per svolgere quel “mestiere”.
Giorgio Napolitano. Presidente dal 2006 al 2014. In precedenza fu presidente della Camera dal 1992 al 1994 e ministro dell’Interno dal 1996 al 1998. Prima del 1992 fu sempre all’opposizione con il PCI (leader dell’ala migliorista), deputato dal 1953 (con alcune pause). Era già senatore a vita dal 2005 quando fu eletto presidente della Repubblica.
Carlo Azeglio Ciampi. Presidente dal
1999 al 2006. Fu ministro di Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica dal
1996 al 1999 e presidente del Consiglio dal 1993 al 1994. In precedenza
fu Governatore della Banca d’Italia dal 1979 al 1993. Entrò per la prima
volta come membro del parlamento nel 2006 come senatore a vita.
Oscar Luigi Scalfaro. Presidente dal
1992 al 1999. Fu presidente della Camera per alcuni mesi nel 1992 prima
di essere eletto presidente della Repubblica. In precedenza fu, tra le altre
cose, ministro dell’Interno dal 1983 al 1987. Entrò in parlamento sin
dall’Assemblea Costituente con la DC nel 1946 e da allora fu sempre
parlamentare.
Francesco Cossiga. Presidente dal 1985
al 1992. Fu presidente del Senato dal 1983 al 1985, presidente del
Consiglio dal 1979 al 1980 e ministro dell’Interno dal 1976 al 1978. Fu
deputato dal 1958 e senatore dal 1983 con la DC.
Sandro Pertini. Presidente dal 1978 al
1985. Fu presidente della Camera dal 1968 al 1976. Eletto all’Assemblea
costituente nel 1946, fu senatore nel 1948 e poi deputato dal 1953 con il PSI
fino alla sua elezione a presidente della repubblica. Partigiano, fu medaglia
d’oro al valor militare, rappresentante del PSIUP nel CNL.
Giovanni Leone. Presidente dal 1971 al
1978. Fu presidente della Camera dal 1955 al 1963, presidente del
Consiglio nel 1963 e 1968. Deputato e poi senatore con la DC dal 1948.
Giuseppe Saragat. Presidente dal 1964
al 1971. Fu presidente dell’Assemblea Costituente dal 1946 al 1947 e
ministro degli Esteri dal 1963 al 1964. Parlamentare sin dall’Assemblea
Costituente, fu tra i fondatori del PSDI di cui fu segretario a più riprese.
Socialista antifascista, passò quasi venti anni in esilio dal 1926 al 1943
quando rientrò per combattere il fascismo, fu arrestato e condivise la cella a
Regina Coeli con Pertini.
Antonio Segni. Presidente dal 1962 al
1964 (quando si dimise in seguito a trombosi celebrale). Fu presidente del
Consiglio dal 1955 al 1957 e dal 1959 al 1960, ministro dell’Interno dal
1959 al 1960 e ministro degli Esteri dal 1960 al 1962 (fu anche ministro di
Difesa, Istruzione e Agricoltura). Eletto all’Assemblea Costituente con la DC,
fu deputato fino all’elezione alla presidenza e senatore a vita dopo le
dimissioni.
Giovanni Gronchi. Presidente dal 1955
al 1962. Fu presidente della Camera dal 1948 al 1955. Eletto deputato
nell’Assemblea Costituente con la DC fu sempre deputato e poi senatore dopo il
mandato presidenziale.
Luigi Einaudi. Presidente dal 1948 al
1955. Ministro del Bilancio dal 1947 al 1948 fu il primo Governatore della
Banca d’Italia nel dopoguerra fino alla sua elezione al Quirinale. Fu
eletto all’Assemblea costituente e senatore liberale. Prima della guerra era
stato senatore del regno dal 1919. Fu tra i senatori che nel 1925 firmarono il
Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce. Durante il
fascismo fu esule in Svizzera.
Enrico De Nicola. Presidente dal 1946
al 1948. Era stato presidente della Camera del regno dal 1920 al 1924.
Liberale giolittiano fu deputato dal 1909 fino al 1924 e più volte ministro con
Giolitti e Orlando.
Se
quindi guardiamo gli undici precedenti presidenti della Repubblica, un tratto
comune è quelli di essere stati presidenti di Camera o Senato, presidenti del
Consiglio o Governatori della Banca
d’Italia (solo Einaudi fu unicamente governatore e non anche presidente del
Consiglio come Ciampi).
Guardiamo
quindi chi sono i “papabili”, ovvero quanti hanno almeno una caratteristica del
profilo ed eleggibili (per essere eletti al Quirinale l’età minima è di 50 anni,
ho escluso gli ex-presidenti tuttora in vita). Li elenco in ordine cronologico
decrescente:
Presidenti del Senato: Pietro Grasso,
Renato Schifani, Franco Marini, Marcello Pera, Nicola Mancino, Carlo
Scognamiglio.
Presidenti della Camera: Laura
Boldrini, Gianfranco Fini, Fausto Bertinotti, Pier Ferdinando Casini, Luciano
Violante, Irene Pivetti.
Presidenti del Consiglio: Mario Monti, Silvio
Berlusconi, Romano Prodi, Giuliano Amato, Massimo D’Alema, Lamberto Dini,
Ciriaco De Mita.
Governatori della Banca d’Italia:
Ignazio Visco, Mario Draghi, Antonio Fazio.
Questa
lista poi si potrebbe restringere di molto. Difficile pensare che Berlusconi
possa essere eletto, come anche che vengano “riesumate” persone che sono state
delle meteore nel panorama politico come, per esempio, Pivetti e Scognamiglio
(qualcuno sa che fine abbiano fatto?). Altri sembrano troppo anziani (ma chissà
…) e alcuni sono stati invischiati in vari scandali (penso a Fazio e Mancino).
Il
prossimo presidente sarà uno di questi? O sarà un outsider? Per questo dobbiamo
aspettare le prossime settimane. Questa lista ristretta però ci può aiutare a
capire perché certi nomi potranno essere presi in considerazione, perché altri
hanno probabilmente poche possibilità. A mio avviso, visti i compiti di un
presidente che non sono di pura rappresentanza, è preferibile che il presidente
abbia un’esperienza tale che gli consenta di svolgere al meglio questo non
facile lavoro. Non un paludato ma neanche un inesperto. Purtroppo in questi
anni ci sono state molte meteore politiche e fallimenti personali che
ristringono ancora di più la rosa. Il compito non sarà facile. Noi da qui non
possiamo che osservare e sperare.
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