domenica 25 aprile 2010
giovedì 22 aprile 2010
La perfezione è una questione di semplicità
L'orchestra migliore del mondo. L'ho vista per la seconda volta lo scorso fine settimana. La prima era stato tantissimo tempo fa a Roma, la dirigeva ancora Claudio Abbado.
L'ho rivista per la prima volta nella sua casa, a Berlino, nel "tempio" della "Philarmonie" (il bello e inusuale edificio giallo che vedete in foto). Parlo chiaramente dei "Berliner Philarmoniker" diretti da Andras Schiff, che faceva anche il pianista solista.
Un programma tradizionale, classico ma cristallino, esemplificativo. Concerto per pianoforte e orchestra Nr.1 di Bach, sinfonia Nr.100 di Haydn (c'è sempre una sinfonia di Haydn a disposizione), ouverture del Don Giovanni di Mozart e concerto per pianoforte e orchestra nr. 20 sempre di Mozart.
L'orchestra perfetta. Un suono unico, un gesto unico, dialogo alla pari tra le parti, soli d'orchestra perfetti. Sembra normale, naturale. Eppure se uno riesce a fare queste "poche" cose in un'orchestra, ottiene i Berliner.
Tutti gli altri arrancano dietro.
lunedì 12 aprile 2010
Voyager, nuova serie
Finalmente si ricomincia! Il surreale programma di pseudo-scienza, sempre alla ricerca di risposte "altre".
Ci ha deliziato con:
Linee Nazca, in Perù. Chiaramente disegnate dagli alieni, che coincidono con le divinità alate peruviane. Che quindi non sono "divinità" ma alieni scesi in Perù alcuni millenni fa.
La grande piramide sommersa di Yonaguni. Questa invece è ovviamente un prodotto della civiltà scomparsa di Mu. Ma questo si sapeva, anche se Giacobbo, giornalista d'assalto, è andato fino in Giappone e poi su questa isola sperduta, ha fatto un'immersione pericolosissima (tra squali e onde che lo sbattevano contro le rocce). In effetti, bastava leggere Martyn Mistère per sapere che da quelle parti ci stava il regno di Mu.
Poi un lungo reportage sulle "Near Dead Experience", tra tunnel di luce, dislocazioni corporali. Una rivoluzione nella scienza, preannunciano. Stiamo qui ad aspettare.
Non potevano mancare i cerchi nel grano. Questa volta quelli negli USA. Con grande enfasi scopriamo che le spighe sono piegate da "forze di natura fisica". Certo un po' una delusione, pero' questo conferma al di là di ogni ragionevole dubbio la matrice aliena.
Gli ultimi due servizi un po' moscetti su "La Gioconda" e le tombe nel deserto egizio. Anche se queste ultime potevano riservare qualcosa di meglio. Si sa che da quelle parti è facile incontrare extraterresti che vengono ad insegnare tecnologie sofisticatissime, continenti dispersi, porte dimensionali ...
Vabbé bisogna ora aspettare due settimane.
Ci ha deliziato con:
Linee Nazca, in Perù. Chiaramente disegnate dagli alieni, che coincidono con le divinità alate peruviane. Che quindi non sono "divinità" ma alieni scesi in Perù alcuni millenni fa.
La grande piramide sommersa di Yonaguni. Questa invece è ovviamente un prodotto della civiltà scomparsa di Mu. Ma questo si sapeva, anche se Giacobbo, giornalista d'assalto, è andato fino in Giappone e poi su questa isola sperduta, ha fatto un'immersione pericolosissima (tra squali e onde che lo sbattevano contro le rocce). In effetti, bastava leggere Martyn Mistère per sapere che da quelle parti ci stava il regno di Mu.
Poi un lungo reportage sulle "Near Dead Experience", tra tunnel di luce, dislocazioni corporali. Una rivoluzione nella scienza, preannunciano. Stiamo qui ad aspettare.
Non potevano mancare i cerchi nel grano. Questa volta quelli negli USA. Con grande enfasi scopriamo che le spighe sono piegate da "forze di natura fisica". Certo un po' una delusione, pero' questo conferma al di là di ogni ragionevole dubbio la matrice aliena.
Gli ultimi due servizi un po' moscetti su "La Gioconda" e le tombe nel deserto egizio. Anche se queste ultime potevano riservare qualcosa di meglio. Si sa che da quelle parti è facile incontrare extraterresti che vengono ad insegnare tecnologie sofisticatissime, continenti dispersi, porte dimensionali ...
Vabbé bisogna ora aspettare due settimane.
mercoledì 7 aprile 2010
Primavere nel mondo
Dal Kirghizistan alla Thailandia sommosse popolari e scontri violentissimi. Come è naturale quando ci sono grandi conflitti sociali e politici.
Nello stivale gli unici che alzano la testa lo fanno andando a lavorare con le carriole (e fanno benissimo). Ma il problema di fondo mi pare anestetizzato ben benino da chi controlla lo svago quotidiano.
Nello stivale gli unici che alzano la testa lo fanno andando a lavorare con le carriole (e fanno benissimo). Ma il problema di fondo mi pare anestetizzato ben benino da chi controlla lo svago quotidiano.
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