sabato 3 novembre 2007

Ma se ...

Ma se nella scorsa legislatura avessero approvato norme di questo tipo:
"possono essere allontanati solo per motivi di sicurezza dello Stato e per motivi imperativi di pubblica sicurezza"

"Il provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale per motivi di pubblica sicurezza è adottato con atto motivato dal prefetto territorialmente competente secondo la residenza o dimora del destinatario, e tradotto in una lingua comprensibile al destinatario, ovvero in inglese."

staremmo tutti quanti in piazza a gridare al governo fascista.
Bene, io credo che se non fascista, è un governo impazzito e impulsivo. Come dice bene, in modo pacato ed elaborato, Stefano Rodotà su Repubblica .

Spero che non uno ma tutti i senatori (e i deputati) di sinistra lo boccino in aula (se mai lo esamineranno).

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Il provvedimento risente delle esasperazioni e del clima infuocato che, soprattutto a Roma, trova più "incendiari" pronti a soffiare sul fuoco.
In linea di principio la tua osservazione è ineccepibile.
Un saluto e a presto, V.
p.s. ti abbiamo linkato (scusa il ritardo).

Riccardo ha detto...

Grazie per il link!
Visto da qui mi sembra proprio che si sia penso il senso del limite in italia. E mi ricordano quelle campagne sulla "securité", completamente montate, che hanno portato la destra francese a vincere negli ultimi 15 anni.
Meditino i nostri luminari del centrosinistra ...

Anonimo ha detto...

Era quasi prevedibile, nemmeno un mese fa ne parlavo a un a aperitivo con un professore di sociologia dell'Università di Bologna. E lui - che non è certo di sinistra e a parte opinioni divergenti è una persona amabilissima con cui conversare - mi diceva che adesso il problema sicurezza è un'emergenza e che non è stato fatto nulla di sensato in dieci anni, ecco il risultato. Bella la vignetta di Giannelli, sì veramente triste, e non mi consola leggere Repubblica di ieri, dove tra l'altro forse per caso inciampavi nel nome di Cioran...giusto per ricordarsi che la cultura è l'unico modo per scongiurare queste esasperazioni.
Ciao
emanuela

Riccardo ha detto...

Guarda, il cosiddetto problema sicurezza io la vedo come per il 90% una montatura mediatica, tale e quale alla francia. E la sinistra si fa infinocchiare, come è stato col PS nel 2002 e parzialmente nel 2007.
La sicurezza assoluta non esiste, perché è la vita, ma paragonare le strade di Roma (come di Parigi) a quelle di Rio de Janeiro mi sembra veramente assurdo.
Tempo fa vedevo un servizio sul Sud Africa, dove i ricchi (principalmente bianchi) vivono in dei quartieri fortino , nelle loro belle ville con giardino "in sicurezza", ma in una società inesistente come tale.

Anonimo ha detto...

riccardo non sono d'accordo su tutta la linea.

in italia esiste un problema di certezza del diritto e di rispetto delle regole.

esiste un problema di mafie europee, che hanno saputo adattarsi benissimo al libero mercato (ricordo che la "mafia", in senso largo, in italia é la prima datrice di lavoro)

l'episodio di roma cui i media hanno fatto eco non rientra in questo caso. ma é innegabile che cosi come esiste una mafia siciliana, una napoletana, una albanese (che credo controlli il traffico dell'eroina in Germania), ne esiste una romena.

e le mafie devono essere punite. sgominate. senza ma.

una prima mafia dei mendicanti romeni a parigi fu smontata nel 2002. é gente spietata che schiavvizza i propri connaziionali. é giusto punirla

accoglienti con tutti, ma durissimi con i criminali italiani europei o non europei che siano.

il discorso é lunghissimo....

Anonimo ha detto...

riccardo comunque io non vedo il problema solo in chiave "lotta di classe". vedo anche un problema sociale. legato alle logiche di disgregazione-sociale (ossia =la gente nun si parla piu', ognuno si fa l'affari sua, non c'é comunità)

l'insicurezza nelle civiltà europeee deriva anche da cio'.

prima si faceva una vita di comunità, di villaggio, tutti sapevano tutto e controllavano tutto (tutti erano "vigili") e cio' dava sicurezza.

c'é una montatura dei TG ma esiste un grave problema sociale: che per me é la chiave per capire l'insicurezza che risentono molte persone.

infine ripeto, in ITalia c'é un problema di rispetto delle regole. per cui purtroppo il diritto é un optional. questo mica lo dico io: basta vedersi la giurisprudenza della Corte del Conisglio dell'Europa (che non é l'UE).

comunque tutta 'sta roba sta sul mio blog...

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi, non per fare la pessimista, non lo sono, ma io sono preoccupata, voi lo so che non ci credete, ma io in classe devo requisire foglietti inneggianti a forza nuova e al duce e se provo a parlare di alterità, di multicuralismo, se leggo loro un articolo - ma repubblica hanno fatto voto di non leggerlo - c'è come un muro, non penetra niente, come pensi che posso fare lezione così? Non mi era mai successo prima, avevo avuto delle avvisaglie, ma riuscivo sempre a farli interrogare, a costringerli a usare la ragione, adesso non più. E non è che io sono meno brava di quando ho iniziato. Certo alla fine prendo e spiego Cartesio e chi si è visto si è visto. Ho anche un dottorato, mica posso farmi venire un esaurimento tutte le volte che entro in classe. Anche se la cosa che meno mi spiego in questo delirio riamane l'antisemitismo. Ma allora: c'è un problema sicurezza, Riccardo, certo che c'è, come è certo che non esiste la sicurezza, ma il problema è anche e soprattutto nella percezione reale, vissuta della gente, e non mi venite a parlare di tradizioni rom, di musica gitana, di culture diverse, etc. è come parlare un'altra lingua. E' questo il pericolo più grande. Perdere la comunicazione. Così per farla breve lancio una proposta: cominciamo con chiudere i circoli di forza nuova, con la denuncia di questo clima assurdo, cominciamo con il dire che uno come Calderoli non è nemmeno pensabile che se ne stia dove è a dire stronzate - una più una meno, ma ci sono stronzate più gravi di altre -. Cominciamo con il prendere sul serio una situazione di mancata integrazione - che non riguarda mica solo i rom - di povertà di disagio, di - dice bene l'altro filippo - disgregazione del tessuto sociale, cominciamo una buona volta a far sì che lo Stato svolga bene il suo compito, che è quello di controllare che certi processi sociali vengano messi in atto dalla stessa società civile - senza sprechi, in modo opportuno, creando spazi di dialogo, di solidarietà etc. -. Forse non è tardi, forse. Senza creare ghetti, alimentare paure, ma soprattutto senza far finta di non vedere il vuoto di relazioni e di possibilità, l'estrema povertà materiale e morale da cui le situazioni di delinquenza, di violenza, si alimentano, nella assenza di regole, di etica, di cultura, di umanità.
Mi sento assolutamente da sola in classe. Non ci sono le famiglie, le istituzioni a darmi una mano. Certo me la cavo lo stesso, qualcuno che mi ascolta c'è ancora. Ma fino a quando?
Un saluto e a presto
emanuela

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa, ho dimenticato (rimosso) insieme ai circoli di forza nuova anche la nuova destra, quella cosa che deve aver tanto entusiasmato i miei piccoli fascistelli e che mi sembra sia anche incostituzionale o mi sbaglio? O no? E nessuno dice niente?

Saluto con una frase di Lacan: "non cedete mai sul desiderio".

Ciao e

Riccardo ha detto...

Emanuela, se il governo attuasse una politica di sinistra proverebbe a fare quello che dici. Magari poi fallendo come fece Jospin nel 1995 ma senza avvelenarsi l'anima, e lasciando speranze per il futuro. Quando invece la sinistra insegue per paura e insicurezza le soluzioni proposte dalla destra (che sono le stesse in tutto il mondo) sull'immigrazione allora è inutile che ci sia.

E' inutile dirti che per me i circoli di forza nuova dovrebbero essere piombati (vabbé stavolta levando prima chi ci sta dentro, è una concessione che faccio al lato sano dell'unione tra cultura socialista e cultura cattolica progressista ... :) ).

Filippo, non capisco proprio il tuo travisamento di "lotta di classe". La questione è che la sinistra non può e non deve inseguire la destra sul suo terreno, per tanti motivi. Tanto per farti un esempio recente, mi sembra la fesseria di segolène sull'identità nazionale ... Manuela ha ragione da vendere quando sottolinea che è la paura del ricco verso il povero. Non è lotta di classe, è psicologia sociale (forse). E' una soluzione sociale basata sui muri: i "ricchi" da una parte, i poveri dall'altra. Questo può avvenire all'interno di uno stato (come negli USA o in Sudafrica) o tra gli stati, ovvero rimandando al mittente i poveri.

E questo modo di fare oltre essere ingiusto è anche miope. Le "invasioni barbariche" sono sempre esistite e sempre esisteranno, magari sotto diverse spoglie, ma la sostanza non cambia.