“Sulla base dei risultati elettorali – di cui non si può non prendere
atto, piacciano oppur no – non c’è partito o coalizione (omogenea o
presunta tale) che abbia chiesto voti per governare e ne abbia avuti a
sufficienza per poterlo fare con le sole sue forze. Qualunque
prospettiva si sia presentata agli elettori, o qualunque patto – se si
preferisce questa espressione – si sia stretto con i propri elettori,
non si possono non fare i conti con i risultati complessivi delle
elezioni. Essi indicano tassativamente la necessità di intese tra forze
diverse per far nascere e per far vivere un governo oggi in Italia”.
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