A distanza di quasi due mesi, rivedo le statistiche sugli accessi, in termini di navigatore e sistema operativo.
Ora Firefox con il 41% (+2%) supera Explorer, che scende al 39%, con una netta flessione del 4%. Chrome e Safari, con l'8 e il 6% sono entrambi in crescita del 2%. Mentre Opera resta a guardare con l'1%.
In termini di sistemi operativi Windows resta nettamente prevalente (77%) con Mac molto indietro (15%) e ancor di più Unix (4%). E tutti piuttosto stabili (piccole oscillazioni).
L'iphone supera la barra dell'1%. Chissà come si vede questo blog su iphone ...
Per i paesi di provenienza abbiamo nettamente in testa l'Italia (1.527), seguita da Germania (709) (sono BOT o c'è tanta gente che al di là del Reno mi segue??) e Francia (554). Il podio è insidiato dagli USA, con 514.
Molto più indietro gli altri, nell'ordine Paesi Bassi (182), Regno Unito (138), Brasile (116), Russia (116) ... ma vabbé qui entriamo nel regno dei BOT :)
sabato 30 aprile 2011
venerdì 29 aprile 2011
Una perla
La Marini l'ha massacrata in tv, però ha avuto il merito di farcela rivenire alla mente. Peccato il video non sia bellissimo, ma è l'unico che ho trovato ascoltabile sul tubo.
Agnello
Dopo le ottime costolette d'agnello di pasqua, ho scoperto l'agnello da fare semplicemente in padella.
Poi siccome "la chimica è cucina" ma anche "la cucina è chimica", seguendo il principio fondamentale del mettere tutto nel pentolone e dare una scaldatina, ho fatto il gigot d'agneau con i peperoni e l'insalata.
Ho preso questo "gigot", l'ho inzuppato nell'olio (olio Saba, ne ho ancora un po') con un po' di erbe di provenza e l'ho piazzato sulla padella.
Poi nel mentre ho tagliato un peperone rosso (non troppo grande) a filetti e li ho ficcati nella padella.
Ho abbassato il fuoco e aspettato un po'. Quando l'agnello mi sembrava cotto (girando lui e i peperoni) ho lavato sta specie di insalata (una cosa piccoletta verda) e ho pensato, "la ficco in padella". E voila, insalata ripassata con l'agnello e i peperoni per insaporirla.
Messo tutto nel piatto con un filo d'aceto balsamico.
Chimay rossa e via !
Poi siccome "la chimica è cucina" ma anche "la cucina è chimica", seguendo il principio fondamentale del mettere tutto nel pentolone e dare una scaldatina, ho fatto il gigot d'agneau con i peperoni e l'insalata.
Ho preso questo "gigot", l'ho inzuppato nell'olio (olio Saba, ne ho ancora un po') con un po' di erbe di provenza e l'ho piazzato sulla padella.
Poi nel mentre ho tagliato un peperone rosso (non troppo grande) a filetti e li ho ficcati nella padella.
Ho abbassato il fuoco e aspettato un po'. Quando l'agnello mi sembrava cotto (girando lui e i peperoni) ho lavato sta specie di insalata (una cosa piccoletta verda) e ho pensato, "la ficco in padella". E voila, insalata ripassata con l'agnello e i peperoni per insaporirla.
Messo tutto nel piatto con un filo d'aceto balsamico.
Chimay rossa e via !
giovedì 21 aprile 2011
On Festschrift !
Voila, esce finalmente un tozzo articolo per la Graham Fleming Festschrift su J.Phys.Chem.A.
Consigliato per chi non ha paura di tante equazioni ...
Sulle tasse ..
Qui di seguito il mio contributo allo speciale de iMille sulle tasse (e qui il link).
Pagare le tasse è qualcosa che nessuno fa mai realmente volentieri, per quanto si possa proclamare che è giusto, che lo si deve fare per il bene “della collettività”, che è un dovere collettivo, che è un atto (anzi forse l’atto) tangibile della coesione sociale. Qualcuno infatti dice che le tasse sono come la morte, arrivano implacabili per tutti, qualche altro che sono come la droga.
La cosa certa è che i governi, tutti i governi, devono imporre delle tasse per funzionare sapendo che i cittadini, tutti i cittadini poveri e ricchi, per quanta “pedagogia” sull’importanza e l’utilità si possa fare, storceranno sempre il naso e sempre avranno dei mal di pancia quando si viene al dunque del pagamento, piccolo o grande che sia.
I governi però possono adottare dei comportamenti per rendere meno amara la pillola. Uno è quello di utilizzare bene le tasse spese fornendo servizi ai propri cittadini, che, se pure sempre con difficoltà, possono rallegrarsi vedendo quando i denari dati allo stato ritornano sotto forma di servizi, per sé e per gli altri. Molto bene sul malessere sociale collegato al pagamento delle tasse ha scritto Simona Milio qualche giorno fa.
Vogliamo qui invece considerare un secondo aspetto: la facilità del pagamento. Se infatti si deve pagare, che almeno la dichiarazione dei redditi e quindi il modo di pagare sia semplice ed accessibile, senza troppi timori di sbagliarsi o senza dover fare un corso in economia e commercio (o dover pagare un commercialista per pagare, “cornuti e mazziati”, insomma).
Per trovare un esempio dove sia facile pagare le tasse (in condizioni “standard” di lavoro) non bisogna andare molto lontano, basta passare le Alpi e recarsi in Francia. Come si pagano qui le tasse? Facilissimo, arriva una dichiarazione già riempita dal fisco, che recepisce direttamente dal datore di lavoro i guadagni, li integra con altre informazioni (guadagni bancari, luogo di abitazione) e tutto è pronto. Si può chiaramente modificare e integrare se ci sono differenze, ma in genere è tutto corretto e non si deve fare altro che rimandarla al fisco (e lo stesso si può fare online). Se poi si hanno dubbi, domande, situazioni particolari, è molto facile. Esistono dei centri pubblici (locali, quindi sempre vicino casa) che offrono (gratuitamente!) assistenza. Basta andare, fare un po’ di coda (più ci si avvicina alla scadenza più la coda è grande, ovviamente) e si hanno tutte le risposte ai propri dubbi. In caso di domande più facili è anche possibile solamente telefonare o mandare una mail (è preferibile la seconda per perdere meno tempo ed avere sempre una risposta).
Se poi si vuole essere ancora più certi o si hanno situazioni più complicate (sicuramente il caso dei lavoratori autonomi, “liberale” come li chiamano in Francia, dove però i cittadini sono in larga maggioranza dipendenti di qualcuno o qualcosa) nel mese che precede la scadenza della consegna della dichiarazione delle imposte, l’associazione dei commercialisti francesi mette a disposizione degli sportelli di consultazione per i cittadini. Gratis. C’è da notare come il numero dei commercialisti in Francia sia circa dieci volte inferiore di quello dei commercialisti in Italia. A pensar male si direbbe che complessità e cavilli siano un vantaggio per una categoria e che mantenere lo status quo convenga in fin dei conti a qualcuno. Ma la dietrologia spesso prevede menti troppo ingegnose e pensanti, in Italia le situazioni più spesso si determinano da una stratificazione, da una mancanza di visione d’insieme, che poi certamente fa comodo a qualche lobby che ha gioco facile.
Per finire, capita spesso che si devono avere rimborsi dal Fisco, sia in Italia sia in Francia (per tanti e vari motivi). Bene, in Francia semplicemente l’anno successivo a quello in cui si è, per esempio, anticipato troppo, si riceve un bonifico direttamente sul proprio conto corrente (a me è successo due volte, e senza che fossi mai io a richiederlo, ma semplicemente il Ministero delle Finanze facendo i suoi conti ha notato che avevo versato troppo e mi ha dato quello che mi spettava). Perché in Francia il proprio conto corrente (e tutti sono obbligati ad averlo, tutti quelli che vogliono avere un lavoro e una casa) è “trasparente” al Fisco, sia in entrata sia in uscita. Un prezzo da pagare per avere semplicità e snellezza nei rimborsi. In caso di contenzioso il Fisco ti congela immediatamente (congela, non preleva) la somma che ritiene sia a lui dovuta.
Certo sapere che il Fisco ti può congelare delle somme a priori può sembrare strano, e in Italia questo verrebbe visto come una misura “sovietica”, ma nel momento in cui lo stesso Fisco ti può versare quello che ti deve (e senza dover attendere decenni), forse la prospettiva cambia.
Perché pagare le tasse non è mai bello, né tanto meno dover pagare multe al Fisco, ma una dichiarazione che non toglie molto tempo né denari (per non parlare dello stress psicofisico di poter pensare di essersi sbagliati), e la rapidità dei rimborsi, hanno certamente il pregio di “indorare la pillola”. E non è poco.
domenica 17 aprile 2011
Raggi ionici
E' uscito oggi negli ASAP (as soon as possible) di Inorganic Chemistry, il nostro ultimo articolo della "saga dei lantanoidi", che si occupa di determinare i raggi ionici di tutta la serie in acqua.
Allora per provare a raccontare di che si tratta (dopo che mi hanno chiesto: avete scoperto nuovi lantanoidi? ovvio che no, è impossibile scoprire nuovi elementi, al massimo si possono creare dei trans-uranici) riassumo così: abbiamo misurato la taglia di questi atomi (cationi per essere precisi) quando si mettono in acqua con una precisione molto elevata (al centesimo di angstrom, ovvere 10^-12 metri, come dire mille miliardesimi di metro) mettendo insieme una tecnica sperimentale e un metodo teorico.
Più semplice di così non riesco a dirla, e per chi vuole i dettagli può andare sul sito di Inorganic Chemistry ...
lunedì 4 aprile 2011
Auriemma
I miei amici napoletani lo conoscono e giustamente lo "adorano". Da notare quanto sia tecnico quando il napoli perde e prende gol e quanto poi si scateni quando il napoli segna lasciando ogni tecnicismo.
Si gonfia la rete!
Si gonfia la rete!
domenica 3 aprile 2011
Roma - Juve 0:2
La Roma domina il primo tempo, senza riuscire a concretizzare. La Juve attendista cresce nel secondo finché non trova il gol. Con la Roma sbilanciata raddoppia e chiude la partita.
DONI 6.5 Attento, puntuale. Incolpevole nei due gol.
RIISE 5.5 Dinamico nei primi minuti cala nella distanza e cerca troppo poco la fascia per attaccare.
BURDISSO 6. Bene come terzino nel primo tempo, da centrale prende i due gol.
JUAN 6. Perfetto fino al primo gol della Juve.
MEXES 6.5 Esce prima dei gol, e fino a quel momento gli attaccanti bianconeri avevano impensierito poco la Roma.
PIZARRO 6.5 Detta i tempi del gioco, calando però alla distanza.
DE ROSSI 5.5 Molta quantità ma anche molta confusione.
MENEZ 6. Molto dinamico, ma non sembra intendersi sempre al meglio con i compagni di reparto. Ha un'occasione d'oro nel finale ma la traversa gli nega il gol.
PERROTTA 5. Né a centrocampo, né in attacco. Utile finché ha fiato, cala vistosamente nella ripresa.
TOTTI 6. Un pungolo in avanti nel primo tempo, grande occasione da gol negato da Storari, poi si perde cercando troppo le vie centrali.
VUCINIC 6.5 Sempre velenoso in avanti, anche lui tende troppo ad accentrarsi.
CASSETTI 5. Entra e dalla sua parte la Juve costruisce il gol. Poi poco lucido.
TADDEI s.v.
BORRIELLO s.v.
MONTELLA 5.5 Fa giocare la squadra troppo centralmente così da infognarsi in attacco e lasciare le ali bianconere prendere il sopravvento.
STORARI 8. Tiene in piedi la Juve nel primo tempo con delle parate fondamentali.
GROSSO 7. Torna in grande forma. Soffre un po' nel primo tempo ma si scatena nel secondo.
MOTTA 5.5 Timido quando deve chiudere, attacca senza lucidità. Esce poi per infortunio.
BARZAGLI 6.5 Regge l'impatto centrale dell'attacco giallorosso. E la Juve non prende gol.
BONUCCI 5.5 In affanno, poco lucido, rischia di farsi travolgere ma è aiutato dai compagni di reparto.
MELO 6.5 Piazzato davanti alla difesa argina la foga giallorossa del primo tempo.
AQUILANI 6.5 Detta i tempi del centrocampo bianconero. Esce alla distanza.
MARCHISIO 6. Sempre al centro dell'azione perde spesso il tempo giusto nel passaggio.
PEPE 5.5 Confuso dal suo lato, corre finché ha fiato ma senza incidere.
KRASIC 6.5 Ritrova la gamba ma sbaglia tanti ultimi passaggi. Finché non si esalta nel gol.
MATRI 7. Una spina nel fianco. Soffre Juan che lo anticipa ma soprattutto i passaggi poco precisi dei compagni. Finisce in crescendo con un gol da attaccante puro.
GRYGERA 6. Puntuale, presidia la fascia e non fa rimpiangere Motta.
SORENSEN s.v.
DEL NERI 7.5 Capisce che la Juve deve subire il maggior gioco della Roma, comprendosi per poi colpire in contropiede o alla distanza. Gli riesce e sbanca all'Olimpico.
DONI 6.5 Attento, puntuale. Incolpevole nei due gol.
RIISE 5.5 Dinamico nei primi minuti cala nella distanza e cerca troppo poco la fascia per attaccare.
BURDISSO 6. Bene come terzino nel primo tempo, da centrale prende i due gol.
JUAN 6. Perfetto fino al primo gol della Juve.
MEXES 6.5 Esce prima dei gol, e fino a quel momento gli attaccanti bianconeri avevano impensierito poco la Roma.
PIZARRO 6.5 Detta i tempi del gioco, calando però alla distanza.
DE ROSSI 5.5 Molta quantità ma anche molta confusione.
MENEZ 6. Molto dinamico, ma non sembra intendersi sempre al meglio con i compagni di reparto. Ha un'occasione d'oro nel finale ma la traversa gli nega il gol.
PERROTTA 5. Né a centrocampo, né in attacco. Utile finché ha fiato, cala vistosamente nella ripresa.
TOTTI 6. Un pungolo in avanti nel primo tempo, grande occasione da gol negato da Storari, poi si perde cercando troppo le vie centrali.
VUCINIC 6.5 Sempre velenoso in avanti, anche lui tende troppo ad accentrarsi.
CASSETTI 5. Entra e dalla sua parte la Juve costruisce il gol. Poi poco lucido.
TADDEI s.v.
BORRIELLO s.v.
MONTELLA 5.5 Fa giocare la squadra troppo centralmente così da infognarsi in attacco e lasciare le ali bianconere prendere il sopravvento.
STORARI 8. Tiene in piedi la Juve nel primo tempo con delle parate fondamentali.
GROSSO 7. Torna in grande forma. Soffre un po' nel primo tempo ma si scatena nel secondo.
MOTTA 5.5 Timido quando deve chiudere, attacca senza lucidità. Esce poi per infortunio.
BARZAGLI 6.5 Regge l'impatto centrale dell'attacco giallorosso. E la Juve non prende gol.
BONUCCI 5.5 In affanno, poco lucido, rischia di farsi travolgere ma è aiutato dai compagni di reparto.
MELO 6.5 Piazzato davanti alla difesa argina la foga giallorossa del primo tempo.
AQUILANI 6.5 Detta i tempi del centrocampo bianconero. Esce alla distanza.
MARCHISIO 6. Sempre al centro dell'azione perde spesso il tempo giusto nel passaggio.
PEPE 5.5 Confuso dal suo lato, corre finché ha fiato ma senza incidere.
KRASIC 6.5 Ritrova la gamba ma sbaglia tanti ultimi passaggi. Finché non si esalta nel gol.
MATRI 7. Una spina nel fianco. Soffre Juan che lo anticipa ma soprattutto i passaggi poco precisi dei compagni. Finisce in crescendo con un gol da attaccante puro.
GRYGERA 6. Puntuale, presidia la fascia e non fa rimpiangere Motta.
SORENSEN s.v.
DEL NERI 7.5 Capisce che la Juve deve subire il maggior gioco della Roma, comprendosi per poi colpire in contropiede o alla distanza. Gli riesce e sbanca all'Olimpico.
Fare il salto?
Mi sa che oramai tocca fare il salto, non si può più stare senza iphone ... come una decina di anni fa divenne impossibile non avere il cellulare, ora è difficile stare senza un attrezzo che ti faccia avere la rete a portata di mano ...
sabato 2 aprile 2011
Qualche grado
Finita la settimana conferenziera (causa della latitanza di questo blog), con 3 talks negli ultimi due giorni. Ma dopo i due di giovedì mattina mi sono meritato il mio pomeriggio/sera a Disnyland, credo!
L'ACS è una conferenza dove in pratica si va soprattutto per fare "public relations" e mi pare che anche questa volta è stato fatto. I talks sono purtroppo tutti insieme ed è un casino, a meno che non si ha un simposium molto particolare.
Quello di NUCL utile per avere una panoramica dei sistemi che fanno a Notre Dame, molto belli :)
E poi nella California del sud il tempo è fantastico ... si è sentita una certa differenza di temperatura passando da LA a MSP ...
Domani nessun talk all'alba né shuttle per l'aeroporto, quindi si dorme!
L'ACS è una conferenza dove in pratica si va soprattutto per fare "public relations" e mi pare che anche questa volta è stato fatto. I talks sono purtroppo tutti insieme ed è un casino, a meno che non si ha un simposium molto particolare.
Quello di NUCL utile per avere una panoramica dei sistemi che fanno a Notre Dame, molto belli :)
E poi nella California del sud il tempo è fantastico ... si è sentita una certa differenza di temperatura passando da LA a MSP ...
Domani nessun talk all'alba né shuttle per l'aeroporto, quindi si dorme!
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