mercoledì 29 aprile 2009

domenica 26 aprile 2009

Paure

Ci mancavano i maiali, dopo le mucche e i polli, ora anche l’animale di cui non si butta niente entra nella lista nera dei portatori di virus e morte. E probabilmente assisteremo ad una nuova ondata di paura, sperando ovviamente che sia il meno possibile giustificata. E’ curioso notare come la società moderna, dove la tecnologia sembra poter controllare tutto, dove sembra che nulla possa, e quindi debba, sfuggire al controllo, è ciclicamente, ad intervalli sempre più brevi, sottoposta a paure irrazionali, viscerali. I virus sconosciuti che generano pandemie, paure ancestrali, pestilenze, che si affiancano ad altre paure, paura che l’economia e la società occidentale come la conosciamo, o come speriamo di viverla, non possano resistere a questa improvvisa e incomprensibile crisi economica. Paura del terrorismo, paura degli immigrati che “invadono le coste italiane”. La paura è sempre irrazionale e una società dove la paura la fa da padrona, una società dove l’irrazionale scuote le pance dei suoi cittadini, è una società fragile, che non si cura della vita quotidiana, dei diritti che possono essere calpestati in nome di misure straordinarie.
Un unico filo rosso sembra legare mucche e torri gemelle, polli e crollo delle borse, maiali e kebab. Sicurezze che sembrano svanire, come se una mano invisibile abbia voluto levare il terreno sotto i piedi ad una società che si credeva sicura, invincibile, totalizzante. Sicurezze che, a pensarci bene, riguardano una parte minoritaria del mondo. Infatti il morbillo e la malaria continuano a mietere vittime senza che nessuno se ne curi, molti paesi hanno vissuto crack economici completi e molti altri non hanno proprio un sistema economico, per non parlare di quanti sono continuamente travolti da guerre e guerriglie. La vita umana, purtroppo, ha pochissimo valore nella maggior parte del mondo e l’Occidente fa finta di niente, pensa che la condizione umana sia la propria, calma e placida, istradata su binari sicuri. E così ha paura e più ha paura più cerca sicurezze e verità.
Nel peggiore dei casi c’è sempre qualcuno che approfitta di questa situazione per eliminare i diritti in nome della sicurezza, economica, sanitaria, sociale.

sabato 25 aprile 2009

Prime!



Mercoledì è stato presentato alla Camera la proposta di legge PRIME, da parte di Laura Garavini, deputata PD eletta in Europa, di cui ho avuto il piacere di essere il coordinatore scientifico.
E' stato veramente emozionante vedere come si passa dalle idee, dalle proposte scritte come un progetto di ricerca, ad una legge dello stato.
Ora l'iter sarà lungo e duro, siamo pur sempre all'opposizione. Ma conoscendo la tenacità e la determinazione di Laura non si sa mai che possa avanzare.

venerdì 24 aprile 2009

Titoli falsi

Io c'ero all'Odeon e ho sentito il sindaco di Parigi Delanoe dire "difficilmente avrò lo stesso entusiasmo a lavorare con l'attuale sindaco di Roma, Alemanno, che è stato accolto dopo la sua elezione da saluti fascisti". Peccato che Repubblica titola "Lui fa il saluto fascista" e poi ancora nel titolo interno dell'articolo "ha esordito col saluto fascista". Quando poi nel corpo dell'articolo si riporta la frase corretta di Delanoe.

La solita stampa a effetto che contribuisce a distogliere dalla verità per far ricominciare la solita ridda di dichiarazioni, opinioni, indignazioni.

giovedì 23 aprile 2009

domenica 19 aprile 2009

B & B per l'Europa

Sul Monde c'è una interessante intervista a Dany le rouge, dove si parla di Europa, di rilancio dell'Utopia positiva come motore sociale per non cadere nella paura o nella voglia dell'uomo forte, due reazioni che DCB identifica come risposte tipiche una della società tedesca, una di quella francese. Tutto sempre ineccepibile, come quasi sempre nei suoi interventi. Peccato che per rientrare al parlamento europeo, dopo la campagna del 2004 caratterizzata da un europeismo convinto, ora si presenta in una lista (Europe Ecologie che i sondaggi danno al 10% in Francia) in compagnia di José Bové, dopo che non pochi anni fa i due si scontravano sul referendum europeo. Certo a sinistra il PS anche era diviso sul referendum, ma una cosa è una non avvenuta scissione (anche se una parte della sinistra ha seguito Melanchon in un nuovo partito che ora ha formato per le europee una lista comune con il partito comunista), un'altra è mettersi insieme per le elezioni europee da parte di due esponenti politici che avevano (hanno?) due visioni molto diverse dell'Europa.

sabato 11 aprile 2009

Caso

I casi della vita mi avrebbero potuto portare a lavorare all'Università de L'Aquila fino ad alcuni anni fa, e invece sono finito lontano, in Francia. Era domenica sera, la mia collega e amica che è diventata da poco ricercatrice a L'Aquila era a Roma, ma avrebbe potuto benissimo dormire a L'Aquila quella notte. E se ci fossi stato io forse chissà.
Un saluto particolare ad i miei amici che lavorano lì, sperando che possano riprendere al più presto.

sabato 4 aprile 2009

Ancora ...

Fa piacere comunque vedere che aumentano gli stati che non si fanno mettere i piedi in testa da B16, che non è libero di dire le cazzate che gli pare proprio in virtù della sua posizione politica.
E il Belgio fa bene, continuare e attaccare questi loschi figuri retrogradi antiscientifici.

venerdì 3 aprile 2009

Monopolio del cuore

Nel 1974 al dibattito finale contro Mitterrand, Valéry Giscard d'Estaing rifilò una frecciata che ebbe, pare, un ruolo determinante per la sua vittoria,

"Lei, signor Mitterrand, non ha il monopolio del cuore".

Oggi di passaggio sul TG2, grave errore, ho sentito un alto prelato, Fisichella mi pare, che arrogava alla religione (e in particolare alla sua setta che si chiama chiesa cattolica) il primato sulla conoscenza dell'anima e della sensibilità. Il primato della chiesa e del pensiero religioso per salvaguardare l'umanità nello stato, il primato, il monopolio del cuore.
Ma vorrei dirgli, e ricordargli:

"Lei, signor Fisichella, non ha il monopolio del cuore"

Qualcosa di sinistra

ci toccava Franceschini per sentire, dopo molti anni, il segretario del maggiore partito di sinistra dire "qualcosa di sinistra".

"Domani ci sarò. Uso le parole di Gordon Brown: dove c'è un disoccupato, un povero, qualcuno che perde il lavoro, non può non esserci un progressista al suo fianco".

Anche se cita Gordon Brown e non François Mitterrand, ma meglio che don Giussani.

mercoledì 1 aprile 2009

Meno male che Silvio c'è!


Accendo Rai3 per vedere Parla con Me e mi vedo una strana pubblicità su Napoli, che pensavo addirittura fosse satirica ... e invece era vera. Tra l'altro, casualmente, l'attrice era una di quelle delle famose segnalazioni di Silvio a Saccà. E vi lascio il tono della "pubblicità progresso", che chiamerei "grazie silvio".